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Le parole da non usare su LinkedIn: ecco le 10 parole che devi cancellare

Le parole da non usare su Linkedin
Utilizzare le parole giuste per definire la propria professione è fondamentale. Bisogna evitare quelle abusate. Ecco le 10 parole da non usare su LinkedIn.

LinkedIn, ma non solo. In un mondo del lavoro in costante evoluzione il curriculum ha una grande importanza: utilizzare le parole giuste per definire la propria professione è fondamentale. Ma se è vero che le parole sono importanti, anche abusarne potrebbe avere i suoi lati negativi e controproducenti.

Proprio per questo, per il sesto anno consecutivo, LinkedIn – social network per professionisti più grande al mondo – ha deciso di stilare una classifica nazionale e globale delle parole più usate (e abusate) nei profili dei suoi utenti.

Le parole da non usare su LinkedIn

Perché l’esigenza di creare una classifica delle buzzword utilizzate sui profili LinkedIn? Perché le parole più utilizzate per definire la propria professione rappresentano un po’ la cartina tornasole della cultura lavorativa di un Paese.

Per quanto riguarda l’Italia, ad esempio, se nel 2016 le buzzword erano soprattutto Creativo, Motivato e Problem Solver, nel 2017 queste sono diventate Specializzato, Con Esperienza e Master. Insomma, almeno nel nostro Paese, i Creativi avrebbero lasciato il posto agli Specializzati e il cambiamento non è certo casuale.

Il mondo del lavoro sta cercando sempre più figure specializzate e qualificate, affidabili e con una visione strategica. Tutte caratteristiche che sembrano mettere da parte la Creatività (e non è un caso se essa, nel 2017, sia del tutto sparita dalla classifica delle buzzword italiane). Il mercato del lavoro si evolve in fretta e i professionisti cercano di adeguarsi, anche cambiando alcuni termini all’interno del proprio profilo LinkedIn.

E se a livello globale il termine Appassionato – inteso come appassionato per il proprio lavoro – continua a resistere, in Italia esso viene utilizzato sempre meno all’interno del proprio profilo LinkedIn e scende al sesto posto in classifica.

Nel nostro Paese è senz’altro il termine Specializzato ad essere maggiormente impiegato, tant’è che al suo debutto nella classifica 2017 è schizzato immediatamente al primo posto delle buzzword. Seguono Leadership, Strategico, Concentrato ed Esperto, tutti termini che dimostrerebbero come i lavoratori italiani starebbero cercando di focalizzare le proprie competenze professionali su aree mirate, lasciando meno spazio a passione a creatività, quando si tratta di lavoro.

Buzzword in Italia: ecco le 10 parole da non usare su LinkedIn

  1. Specializzato
  2. Leadership
  3. Strategico
  4. Concentrato
  5. Esperto
  6. Appassionato
  7. Responsabile
  8. Innovativo
  9. Con esperienza
  10. Master

Ecco la classifica mondiale delle 10 parole da non usare su LinkedIn

  1. Specializzato
  2. Leadership
  3. Appassionato
  4. Strategico
  5. Con esperienza
  6. Concentrato
  7. Esperto
  8. Certificato
  9. Creativo
  10. Eccellente

Allora come fare? Come si può rendere più performante il proprio profilo Linkedin? L’autore e biografo best seller, Christopher Sandford, ha fornito una serie di quattro consigli da mettere in pratica. Si tratta di consigli che aiutano a migliorare il profilo LinkedIn e che svelano come utilizzare in modo efficace il linguaggio, senza servirsi delle abusate buzzword e puntando tutto sulla valorizzazione di quello che si è davvero.

4 consigli per migliorare il proprio profilo LinkedIn

  1. Porre attenzione al linguaggio. Il primo aspetto da curare è quello relativo al sommario, che deve essere interessante e consentire alle persone di incuriosirsi e di procedere nella lettura. Meglio iniziare con qualcosa di incisivo, servendosi di frasi specifiche oppure facendo storytelling. Iniziare con una breve fase ad effetto può essere, in molti casi, la soluzione migliore.
  2. Essere diretti. Evitare di scrivere parlando in terza persona. Questo stile impersonale può non coinvolgere il lettore. Molto meglio parlare in prima persona conservando però un tono professionale, assertivo e diretto. Quando si parla di ciò che si è fatto – soprattutto dei successi ottenuti – evitare di utilizzare frasi fatte. Molto meglio aggiungere un po’ di personalità al proprio linguaggio.
  3. Mostrare il meglio delle proprie esperienze. Per far sì che le persone comprendano il percorso lavorativo di chi si trovano di fronte, è bene elencare tutti i ruoli svolti in precedenza e descrivere cosa si fa, utilizzando un linguaggio comune.
  4. Mostrare, non parlare soltanto. Scrivere quello che si è fatto o si fa è importante. Mostrarlo anche di più. Invece che utilizzare buzzword come “strategico”, caricare un progetto a cui si è lavorato avrà senz’altro un effetto maggiormente incisivo.

Ora tocca a te. E ricorda: i consigli sono utili, ma il proprio istinto fa la differenza. Sempre.

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