Lockdown del 5 novembre, come sono cambiati gli spostamenti degli italiani

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Come sono cambiati gli spostamenti degli italiani dopo il lockdown del 5 novembre a causa del COVID-19? Potrebbe essere banale pensarlo in virtù delle restrizioni a numerose attività, per lo più ludiche, imposte dal governo. Ma i dati forniti da Google fruttando Google Maps, che utilizza dati aggregati e anonimi per mostrare quanto sono affollati determinati luoghi, sono estremamente interessanti.

Nel rispondere alla pandemia di COVID-19 in ogni parte del mondo, è cresciuta sempre di più l’attenzione verso le strategie di salute pubblica, come le misure di distanziamento sociale, al fine di rallentare la velocità di trasmissione o programmare la riapertura nelle aree soggette a restrizioni sugli spostamenti.

E gli spostamenti per retail e tempo libero, i quali comprendono ristoranti, bar, centri commerciali, parchi a tema, musei, biblioteche e cinema, mutano in maniera sinergica. Il report, che analizza i dati in tempo reale, viene aggiornato periodicamente. I risultati che vi proponiamo sono aggiornati all’8 novembre e vengono calcolati usando lo stesso tipo di dati che il colosso di Mountain View utilizza per mostrare gli orari di punta per luoghi e negozi su Google Maps. Ecco cosa accade dopo il lockdown del 5 novembre in Italia.

Retail e tempo libero: le tendenze degli spostamenti relative a luoghi quali ristoranti, bar, centri commerciali, parchi a tema, musei, biblioteche e cinema è diminuito del 53%.

Alimentari e farmacie: le tendenze degli spostamenti relative a luoghi quali supermercati, magazzini per prodotti alimentari, mercati agricoli, negozi di specialità gastronomiche, parafarmacie e farmacie è diminuito del 36%

Parchi: le tendenze degli spostamenti relative a luoghi quali parchi nazionali, spiagge pubbliche, porticcioli, aree cani, piazze e giardini pubblici è diminuito solo del 9%.

Stazioni trasporto pubblico: le tendenze degli spostamenti relative a luoghi quali hub del trasporto pubblico, ad esempio stazioni ferroviarie, della metropolitana e degli autobus sono diminuite del 46%.

Luoghi di lavoro: le tendenze degli spostamenti relative ai luoghi di lavoro è diminuito del 25%.

Zone residenziali: le tendenze degli spostamenti relative a luoghi residenziali è aumentato del 12%.

Inutile dire quanto i segni meno più evidenti riguardo gli spostamenti dopo il lockdown del 5 novembre siano quelli delle regioni con zone rosse. Per quanto riguarda Retail e Tempo libero, sia Lombardia che Piemonte registrano un -79% e per il trasporto pubblico tra il -67% del Piemonte e il -70% della Lombardia. Altissimo il dato della Val d’Aosta che sia per il Tempo Libero e e per il Trasporto Pubblico segna addirittura un -80%. E sempre per Lombardia e Piemonte, il dato che vede gli spostamenti più alti verso le zone residenziali con un + 19%.

Un dettaglio curioso arriva invece dall’Umbria che pur essendo stata zona gialla (ricordiamo i dati sono aggiornati all’8 novembre) ha visto un calo del 78% negli spostamenti verso alimentari e farmacie. Mentre vanno in controtendenza Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise che nella tendenza degli spostamenti nei Parchi sfondano la soglia del +40%.

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