Intelligent Personal Cockpit
Oggi vi parliamo dell’Intelligent Personal Cockpit. Ora vi spieghiamo meglio di cosa si tratta. Con quale parte dell’automobile la persona ha la maggiore interazione? La carrozzeria? No, non ci sdraiamo sul cofano (modelle a parte, ma solo pochi minuti per foto e video). Il motore? Nemmeno, non dobbiamo certo ruotare manualmente l’albero a gomiti. Il bagagliaio? Non da vivi. Resta ovviamente l’abitacolo.
In circa 140 anni di evoluzione, questa sezione della vettura (in gergo tecnico è un volume, come il vano motore e il vano bagagli) si è profondamente trasformata, parallelamente al resto del veicolo. Dalla semplice panca dei primi prototipi ottocenteschi si è arrivati a complessi centri di comando, sofisticate postazioni per telecomunicazioni e raffinati salotti per trascorrere nel migliore comfort possibile il tempo di viaggio. L’elettronica è pervasiva.
Nei prossimi anni si andrà ancora oltre. Un primo assaggio di ciò che verrà è stato recentemente mostrato dalla Hyundai al CES 2018 di Las Vegas. Base per tutti i futuri modelli della casa coreana, questa futuristica postazione di guida prende il nome di Intelligent Personal Cockpit.
Un abitacolo intelligente, quindi. Innanzitutto tutti i comandi vengono impartiti vocalmente e interpretati da una vera intelligenza artificiale; non parliamo solo di telefonate e navigazione ma anche il controllo di climatizzatore, tetto apribile o blocco portiere.
Non basta: poiché il veicolo sarà permanentemente connesso ad internet, sarà possibile anche estendere i comandi agli apparati domestici collegati. Quindi dal trasporto alla domotica; dall’auto potremo direttamente attivare le luci di casa o trasferire il brano musicale all’impianto audio domestico. La chiave di tutto è, come detto, l’intelligenza artificiale.
Il software è in grado di riconoscere comandi multipli all’interno di una stessa frase e svolgere separatamente ogni compito. Non saremo al livello del computer dell’Enterprise di Star Trek, ma è già un bel passo in avanti.
Dicevamo anche del comfort. Rilassarsi in auto è più di uno slogan; lo stress al volante (ma anche da passeggeri) è nocivo per la salute e, provocando distrazioni, diventa anche una causa indiretta d’incidente, quindi un pericolo per la circolazione stradale.
L’abitacolo intelligente di Hyundai dispone di sensori su volante e sedile guida che rilevano i cambiamenti improvvisi della frequenza cardiaca e il livello di stanchezza del conducente. Da questi dati l’intelligenza artificiale di bordo può intervenire a vari livelli: se l’aumento di stress è leggero vengono attenuate le luci interne dell’abitacolo o proposta una playlist musicale rilassante. Oppure, in caso di repentino ed eccessivo innalzamento della frequenza cardiaca, il sistema può fornire una video-consultazione on line con un medico.
Insomma, è come viaggiare sempre con un assistente personale: che lavora 24 ore su 24, senza discutere, senza stancarsi, senza andare in ferie, senza ammalarsi, senza scioperare. Non male.
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