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Car sharing in forte espansione: ma occhio all’inquinamento

Car Sharing
Car Sharing: Il rapporto annuale sull'innovazione energetica stilato dall'Istituto per la Competitività (I-Com) ha fornito un quadro molto interessante.

Il rapporto annuale sull’innovazione energetica stilato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) ha fornito un quadro molto interessante in merito al car sharing. Se è vero che il fenomeno è nettamente in espansione, dall’altra parte sembra che il car sharing possa rappresentare anche un rischio per l’ambiente.

Car sharing: attenzione all’inquinamento

A primo impatto quest’affermazione potrebbe suonare come un controsenso, soprattutto se si pensa che il car sharing era nato proprio per dare una mano nella lotta contro l’inquinamento. E invece sembra proprio che non sia così: secondo il rapporto di I-Com, infatti, le automobili scelte per il car sharing rischierebbero di inquinare molto di più rispetto alla media delle nuove vetture vendute in Italia.

Sempre secondo I-Com, tale problema si originerebbe dal fatto che nei bandi relativi ai servizi di mobilità condivisa (il car sharing, appunto), non sarebbe presente il parametro relativo ai grammi di anidride carbonica emessi per ciascun chilometro percorso dall’autovettura.

All’interno di questi bandi si citerebbero soltanto autoveicoli Euro V e successivi, requisito che non garantirebbe la presenza di automobili in grado di possedere prestazioni ecologiche potenzialmente superiori a quelle dei privati.

Per tale motivo, I-Com si auspica che in futuro venga prestata maggiore attenzione a tale aspetto, soprattutto in vista del fatto che in Italia il car sharing sta crescendo notevolmente, con una crescita che negli ultimi anni ha fatto registrare un balzo del 70 per cento (a Milano la crescita tocca quota 80 per cento).

A parte questo aspetto su cui sarebbe bene lavorare in futuro, non si può negare che i servizi di mobilità condivisa abbiano numerosi vantaggi.

Car sharing in forte espansione

La nuova modalità di servizio a flusso libero ha notevolmente contributo a far crescere il fenomeno: i clienti non devono più preoccuparsi di partire e arrivare da parcheggi o stazioni dedicate, beneficiando così di una maggiore libertà e di vantaggi superiori rispetto alla precedente modalità a tempo.

E in tutto questo non si può nemmeno negare che internet e le app per smartphone non abbiano avuto un ruolo rilevante, anzi fondamentale. Oggi, attraverso le applicazioni dedicate, si può sapere in tempo reale dove si trova una vettura del servizio car sharing, la si può prenotare e poi la si può lasciare ovunque.

Il vantaggio finale, oltre al risparmio di costi da parte dell’utente, è ovviamente legato ad un minore impatto ambientale: meno macchine che circolano significa meno inquinamento, minor traffico, minor tempo per trovare un posteggio auto e anche meno stress. Staremo a vedere gli sviluppi.

[Photo free by Pixabay]

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