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JUST EAT: numeri da capogiro per il social eating in Italia

Just Eat Social Eating
Parliamo di JUST EAT, il più famoso servizio per ordinare online pranzo e cena a domicilio. Il mercato è molto florido: parliamo con il CEO David Buttress.

Un percorso pieno di soddisfazioni in Italia e ora una nuova sede a Milano. Parliamo di JUST EAT (sito ufficiale), il più famoso servizio per ordinare online pranzo e cena a domicilio. Il mercato è molto florido e i numeri lo confermano: il 1° Osservatorio Nazionale sul mercato del Takeaway in Italia, sviluppato in collaborazione con GfK Eurisko, che rileva i comportamenti degli italiani nell’ambito della consegna e del consumo di cibo a domicilio, conferma: il mercato della consegna a domicilio online ha un potenziale di oltre 7 milioni di persone e un 19% di italiani che dimostrano “intention to buy” nell’online food delivery.

L’inaugurazione dei nuovi uffici dimostra il ruolo da protagonista di JUST EAT sul territorio nazionale.  Il percorso di espansione dell’azienda in Italia ha visto incrementare velocemente nell’arco di questi 5 anni il numero dei dipendenti, dei ristoranti affiliati e delle aree geografiche presidiate, valori che sono stati affiancati da un trend in costante crescita delle persone che usufruiscono del servizio e della varietà di cucine ordinate.

Da luglio 2011, i dipendenti sono infatti cresciuti del 90% arrivando a oltre 70, i “takeaway restaurant” si sono quadruplicati raggiungendo la quota di 4.500 in oltre 400 comuni. Una rapida accelerazione che è stata guidata da una strategia di sviluppo molto intensa caratterizzata anche da tre importanti acquisizioni: Clikeat.it nel 2011, Cliccaemangia e DeliveRex nel 2015 e HelloFood Italia e PizzaBo nel 2016.

Just Eat

JUST EAT, gli uffici di Milano

Le parole di David Buttress, CEO di JUST EAT

David Buttress, CEO di JUST EAT, in Italia per l’inaugurazione degli uffici, ha spiegato: “La nostra missione è offrire la migliore esperienza takeaway alle persone in qualsiasi momento e luogo per soddisfare la loro esigenza di cibo a domicilio ed è per questo che ogni giorno mettiamo i nostri clienti al centro di quello che facciamo e innoviamo costantemente per rendere l’esperienza JUST EAT il più facile possibile”.

“Oggi oltre 14 milioni di persone ordinano su JUST EAT nei 15 Paesi in cui siamo presenti nel mondo con oltre 64.000 ristoranti affiliati, dati che confermano il successo del nostro modello e una crescente consapevolezza del valore aggiunto dell’ordinare cibo attraverso il digitale”.

Daniele Contini, Country Manager di JUST EAT in Italia

JUST EAT è in continua evoluzione: “L’apertura dei nuovi uffici di Milano conferma l’evoluzione che stiamo sostenendo come JUST EAT nel nostro paese e la volontà di continuare a crescere. In questi 5 anni abbiamo visto trasformarsi le abitudini degli Italiani verso uno stile di vita sempre più connesso e condiviso, e abbiamo investito risorse per migliorare la piattaforma verso un’esperienza takeaway senza limiti di tempo, spazio e di scelte alimentari” afferma Daniele Contini.

“È proprio in questa direzione che vanno le innovazioni più importanti e le acquisizioni degli ultimi anni, volte a cavalcare le nuove frontiere del mondo digitale e a valorizzare la cultura del cibo del nostro Paese, ridefinendo le abitudini di consumo e mettendo a disposizione i nostri migliori talenti, la più ampia varietà di ristoranti e la tecnologia più innovativa. Ogni giorno cresce in modo esponenziale il numero delle persone che ordinano attraverso il digitale pranzi e cene a casa, oltre il 50% dei nostri ordini viene effettuato dall’app e l’80% di chi usufruisce del servizio lo fa in compagnia, a conferma di un fenomeno che sta normalizzando questa nuove modalità di gestire il momento del pasto”.

Ordinazione di cibo a domicilio: numeri in forte crescita

Siamo dunque di fronte a una rivoluzione che sta cambiando completamente lo scenario dei consumi e aprendo al contempo nuove opportunità di business e di stili di vita.

Il ricorso all’ordinazione di cibo a domicilio ha coinvolto, negli ultimi sei mesi, il 51% del campione, che ne ha usufruito con ritiro di persona, il 39% al telefono e il 2% attraverso il digitale, mentre il 32% ricorre all’home delivery e il 19% degli italiani dimostra intention to buy nel Digital Takeaway. Attualmente il digital takeaway è quindi un fenomeno più circoscritto, ma con dei dettagli di consumo differenti.

Si alza infatti la frequenza media di ricorso, circa 4/5 volte al mese contro le circa 1 o 2 volte al mese dell’ordinazione di persona e di quella per telefono, e la spesa media, con circa 97 euro al mese contro i 32 e 37 euro dell’ordine personale e telefonico. “Il mercato dell’ordinazione del cibo a domicilio è certamente in questo momento uno dei settori con margini molto interessanti di crescita perché le persone comprendono i benefici dei servizi di digital takeaway e hanno una maggiore consapevolezza del livello qualitativo offerto e garantito oggi dalle piattaforme digitali.

Il potenziale insito in questo settore non è solo per il consumatore ma anche per l’ecosistema economico che ruota attorno ad esso, generando posti di lavoro, opportunità di business per i ristoranti e nuove modalità per mantenere la competitività nel nostro Paese” commenta Edmondo Lucchi, Direttore di Ricerca e Account Director di GfK Consumer Experiences.

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