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Giornata mondiale dell’acqua: ecco tutti i perché

Giornata Mondiale Acqua
La giornata mondiale dell'acqua , World Water Day ricorre tutti gli anni il 22 marzo sin dal 1993. Ecco tutti i perché di questa ricorrenza.

La giornata mondiale dell’acqua, World Water Day ricorre tutti gli anni il 22 marzo sin dal 1993 quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, United Nations General Assembly, propose ufficialmente questa data per promuovere l’importanza dell’acqua e l’utilizzo responsabile delle risorse idriche in tutto il pianeta. Ogni anno, per sensibilizzare la popolazione mondiale, la manifestazione internazionale si focalizza su una tematica differente. Il tema del 2015 è ‘Water and Sustainable Development’, l’acqua e il suo sviluppo sostenibile. Le risorse idriche permettono di ridurre la povertà, di sviluppare l’economia e di migliorare le condizioni socio sanitarie delle popolazioni. Questi i temi proposti per sottolineare l’importanza dell’acqua.

L’acqua è salute, lavare le mani può salvare la vita

Questa frase riassume in maniera chiara quanto l’acqua sia indispensabile per l’umanità. Una delle prime regole che ci insegnano fin da bambini è lavarci le mani e presto capiamo quanto l’acqua sia importante per prevenire il diffondersi di germi e batteri. Il nostro corpo può resistere intere settimane senza cibo ma solo pochi giorni senza acqua, infatti siamo fatti da circa il 60% di acqua. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda 7,5 litri pro-capite come il minimo garantito e 20 litri se aggiungiamo anche le norme igienico sanitarie. Purtroppo nonostante tutto, al mondo, ci sono ancora 748 milioni di persone che non hanno accesso a fonti di acqua potabile e 2,5 miliardi che non usano l’acqua per scopi igienici.

L’acqua è natura

L’ecosistema si fonda sul ciclo dell’acqua. Per avere acqua corrente potabile a disposizione bisogna quindi prestare attenzione all’intero ciclo, l’inquinamento e lo spreco di risorse compromettono le risorse. Le economie mondiali dovrebbero preoccuparsi di preservare gli ecosistemi anche perché gli studi mostrano come nel tempo i benefici sarebbero maggiori dei costi.

L’acqua è urbanizzazione

Ogni settimana un milione di persone si sposta nelle città. Una persona su due, la metà della popolazione mondiale vive nelle città. Il 93% del processo di urbanizzazione avviene nei paesi poveri ed in via di sviluppo, circa il 40% dell’espansione urbana avviene nelle baracche. Centinaia di chilometri di acquedotti portano l’acqua nelle città ma spesso il sistema idrico è inadatto e vecchio, alcuni acquedotti sprecano più acqua di quella che consegnano.

L’acqua è industria

Ci vuole più acqua per costruire un’automobile che per riempire una piscina. Per produrre un foglio di carta servono 10 litri di acqua e per creare 500 grammi di plastica servono 91 litri d’acqua. Ogni prodotto industriale richiede l’utilizzo di acqua. Le industrie tendono ad ottimizzare la produzione piuttosto che l’efficienza energetica e la conservazione delle risorse naturali. Proprio per questo ci si aspetta che tra il 2000 e il 2050 ci sarà un aumento del 400% di utilizzo di acqua per scopi industriali proveniente soprattutto dalle economie emergenti. Alcune industrie stanno progressivamente introducendo tecnologie avanzate che permettono di migliorare la qualità dell’acqua industriale e di ridurne gli sprechi.

L’acqua è energia
Per produrre energia serve acqua. Oggi oltre l’80% di energia è generata da centrali termoelettriche . L’acqua viene riscaldata per creare vapore per azionare i generatori elettrici. Solo il 16% dell’energia mondiale è idroelettrica. Uno sviluppo mondiale eco-sostenibile dovrebbe dirigersi verso l’utilizzo di fonti energetiche alternative come le acque di scarto e l’acqua degli oceani ma anche verso fonti energetiche rinnovabili come il sole, il vento, la pioggia e l’energia geotermica. Purtroppo ad oggi l’utilizzo di queste risorse rimane ancora troppo marginale.

L’acqua è cibo

Incredibile ma vero: per produrre 2 bistecche servono 15.000 litri di acqua, ogni americano consuma al giorno 7.500 litri d’acqua, la maggior parte per il cibo. In alcuni paesi in via di sviluppo viene utilizzato il 90% delle risorse idriche per irrigare i campi. Entro il 2050 sarà necessario produrre il 60% di cibo in più a livello globale. Nei paesi occidentali siamo passati da un’alimentazione basata sulle coltivazioni ad una basata sull’allevamento, questo richiede un consumo notevolmente superiore di risorse idriche. Produrre 1 kilo di riso richiede circa 3.500 litri d’acqua mentre per un kilo di manzo ce ne vogliono 15.000! L’attuale richiesta di risorse idriche finalizzata all’alimentazione è insostenibile e sta portando ad un degrado dell’ecosistema. Incentivi e leggi restrittive possono aiutare a ridurre gli sprechi e l’inquinamento dell’acqua utilizzata.

L’acqua è uguaglianza

Ogni giorno, nei paesi in via di sviluppo, le donne passano 200 milioni di ore a trasportare l’acqua, il 25% del loro tempo . Ore che potrebbero invece spendere in lavoro o istruzione. Anche per questo per ogni dollaro investito nel sistema idrico c’è un ritorno tra i 5$ e i 28 $. Inoltre gli studi sui cambi climatici mostrano come l’effetto serra metta a rischio la disponibilità di risorse idriche che abbinata alla richiesta crescente di acqua potrebbe creare tensioni sociali. I cambi climatici stanno aumentando anche il numero di disastri naturali, per questo i governi mondiali dovranno prendere misure precauzionali per evitare e minimizzare i danni.

Eventi

Molti saranno gli eventi organizzati in occasione della giornata mondiale dell’acqua. Interventi educativi, mostre, campagne di raccolta fondi, attività sportive, escursioni presso corsi d’acqua, speciali programmi televisivi. Tutto per sottolineare che parte della popolazione globale soffre ancora della mancanza d’acqua e per imparare a migliorare la gestione delle risorse idriche in futuro.

[Photo by Pixabay]

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