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Ferrari Portofino M, evoluzione soft con una marcia in più

Ferrari Portofino M

La prima Ferrari post lockdown doveva coniugare l’essenza del Cavallino Rampante ad un ideale di innovazione. Di ripartenza. E la Ferrari Portofino M è il simbolo dell’inizio di un viaggio di riscoperta. Evoluzione della spider 2+ GT, la nuova Portofino M, evolve di fatto i concetti del modello originale, migliorandone le prestazioni senza intaccare il comfort tipico delle GT. In primis con una M in più. Che sta per ‘Modificata’. Ergo, nella nomenclatura Ferrari si riferisce alle vetture che hanno subito un’evoluzione che ne ha notevolmente incrementato le prestazioni.

E protagoniste sono proprio le novità di motore, visto che il classico V8 biturbo da 3.855 cc riceve un aggiornamento tecnico che si traduce in un aumento di potenza di 20 cavalli. Da 600 CV, il 3.9 V8 passa così a quota 620 CV.  Troviamo poi un nuovissimo cambio a otto velocità e il “Manettino” a cinque posizioni che include una modalità Race, una novità assoluta per un Maranello GT spider.

Ferrari Portofino M, uno scatto “rampante”

Non solo il V8 aumenta i cavalli. Via la precedente trasmissione a 7 marce, dentro l’automatico a 8 rapporti, sempre un cambio a doppia frizione in bagno d’olio, ma dagli ingombri ridotti del 20% e la coppia trasmessa maggiore del 35%. Tradotto, la nuova combinazione cambio-propulsore reca un beneficio, in termini di scatto 0-100 km/h, di quasi un decimo (3″45). Accelerazione 0-200 km/h a sua volta sotto i 10 secondi (9″8), velocità massima di 320 km/h. Tramite il Variable Boost Management la coppia erogata dal propulsore varia a seconda della marcia inserita per garantire una sensazione di spinta costante. Il picco di 760 Nm è così disponibile solo in settima e ottava marcia.

La novità del Manettino

Particolare importanza, poi, riveste la dinamica del veicolo che può vantare il manettino a cinque posizioni, una prima assoluta su una spider GT e che, grazie alla modalità Race, enfatizza le qualità di motricità e reattività della vettura. Manettino in Race (quarta posizione, dopo Wet, Comfort e Sport, e prima di ESC-Off), e la spider coupé Ferrari si trasforma in un prototipo da corsa.

Vocazione sportiva e interni in stile GT

Lunga 4.594 mm (+12 mm), larga 1.938 e alta 1.318 mm, la Portofino M ricalca le dimensioni della Portofino originale. I progettisti del Centro Stile Ferrari per permettere prestazioni aumentate della Ferrari Portofino M, rispetto alla Portofino, hanno apportato regolazioni molto precise e mirate per evidenziare le caratteristiche del modello e sottolinearne la sportività. I paraurti anteriori avvolgenti incorporano prese d’aria imponenti e sono inoltre dotati di una nuova presa d’aria all’altezza del passaruota, aggiunta per la necessità di ridurre la resistenza complessiva dell’auto. La griglia invece presenta nuove lamelle in alluminio con punte sfaccettate a contrasto che mettono in risalto questo nobile materiale.

Al posteriore, il nuovo impianto di scarico ha consentito la rimozione del gruppo silenziatore, rendendo più compatta la coda della Ferrari Portofino M. Il risultato è che i paraurti posteriori sono più aerodinamici e scultorei. Visivamente, anche le loro forme sono più leggere e il loro stile più in armonia con i paraurti anteriori, creando un’estetica generale molto più coerente.

Parlando degli interni, con la capote abbassata, la Ferrari Portofino M rivela la sua elegante anima da GT. La plancia è dominata da una “sciabola” centrale d’alluminio che la attraversa orizzontalmente separando le zone del quadro strumenti, delle bocchette del climatizzatore e del display passeggero. Quest’ultimo sfrutta uno schermo capacitivo full HD da 7” con il quale chi siede a fianco del guidatore può selezionare la musica da ascoltare, visualizzare le informazioni della vettura e impostare una nuova tappa di navigazione, diventando così un copilota vero e proprio.

 La Ferrari descrive la Portofino M come una vettura “2+”, ovvero una due posti con sedute posteriori. Per migliorare l’abitabilità dei passeggeri, e ricavare più spazio per la seconda fila, i sedili sono stati riprogettati e ora utilizzano un telaio di magnesio abbinato a delle imbottiture a densità differenziata che hanno permesso di creare un profilo ultracompatto dello schienale, a tutto vantaggio di chi siede dietro.

Tra gli optional interni fanno capolino nuovi sistemi di assistenza alla guida: come l’Adaptive Cruise Control con funzione Stop&Go per la marcia in colonna e il Rear Cross Traffic Alert, che avvisa il guidatore di ostacoli in movimento dietro la vettura in retromarcia. Consegne a partire dal secondo trimestre del 2021, prezzo di 206.000 euro. 

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