Elon Musk Tesla
Elon Musk è l’uomo che ci porterà tutti su Marte, o almeno questo è quello che lui ama spesso affermare. Portare tutta l’umanità su Marte sarebbe l’unico modo per salvarla, e forse anche per questo si è buttato a capo fitto nel settore dei viaggi spaziali con SpaceX. Ma Elon Musk, quarantacinquenne imprenditore sudafricano impiantato negli Stati Uniti, sembra trasformare in oro tutto quanto tocca, e se vi è sembrato folle soltanto per il fatto che voglia condurci tutto sul Pianeta Rosso, sappiate che non siete affatto lontani dalla verità.
Elon Musk è in realtà piuttosto “folle” (ma non era stato Steve Jobs a dire “Siate affamati, siate folli”?!) ma proprio grazie a quella sua follia lungimirante è riuscito a diventare uno degli uomini più ricchi del mondo – con un patrimonio netto stimato attorno ai dodici miliardi di dollari – e a diventarlo in giovanissima età.
Che sia capace di fare il suo mestiere pare piuttosto evidente: nessuno dei settori in cui si è avventurato è stato un flop per lui. Elon Musk ha inventato PayPal – il sistema di pagamenti online più utilizzato al mondo -, produce e vende auto elettriche di lusso con la Tesla Motors, si occupa anche di pannelli solari e di viaggi spaziali (con la società SpaceX).
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A leggere il curriculum di Mister Elon Musk sembra quasi che il successo e la ricchezza siano davvero obbiettivi molto semplici ed immediati da raggiungere ma in realtà, dietro questa sua straordinaria scalata, ci sono tantissima dedizione per il proprio lavoro – forse anche eccessiva -, grandissime capacità, coraggio, voglia di rischiare, grandi standard qualitativi richiesti anche ai dipendenti e quel briciolo – e forse anche più di un briciolo – di sana follia e di fortuna che non guastano affatto. Non a caso si narra che Elon Musk sia il classico capo che nessun dipendente vorrebbe mai avere nel corso della propria carriera: rompiscatole, pretenzioso (turni massacranti), pignolo, pronto a licenziare in tronco chi si permette di scrivere anche soltanto una mail con refusi. Un perfezionista in tutto e per tutto insomma.
Si narra anche che Elon Musk abbia sviluppato davvero in giovanissima età il fiuto per gli affari e per l’imprenditoria. A soli dodici anni, ad esempio, è riuscito a vendere il suo primo videogame per cinquecento dollari. E da allora ne ha fatta di strada: con alle spalle studi di economia, fisica applicata e scienza dei materiali ha poi proseguito nella costruzione del suo impero, partendo da PayPal e arrivando fino a SpaceX.
Elon Musk si può definire certamente un sognatore, anche un po’ eccentrico, ma fino a questo momento i successi conseguiti hanno dimostrato che sì, aveva ragione lui. Forse la chiave del successo è davvero nelle sue mani e in futuro potrebbe ritagliarsi un posto nella storia proprio grazie alla faccenda dei viaggi nello spazio.
[Photo composite by Stylology.it]
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