Il 13 giugno 2025, nella sede di SMI Group a Roma, è andato in scena “SheCyber: Bridging the Gender Gap”, un evento che ha messo al centro il ruolo della donna nel settore della cybersecurity. Organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università La Sapienza e con la European DIGITAL SME Alliance, l’incontro ha riunito istituzioni, università e aziende in un confronto concreto e multidisciplinare. Un obiettivo chiaro: costruire una governance digitale più equa e rappresentativa.
Cybersecurity e gender gap: una sfida sistemica
Nel nostro Paese, le donne rappresentano meno del 25% della forza lavoro nel settore cyber. Una percentuale che crolla ulteriormente nelle posizioni apicali, dove le figure femminili non superano il 5%. Ma se la cybersecurity è una leva strategica per il futuro delle imprese, delle città e della pubblica amministrazione, allora non può prescindere dalla diversità di sguardo.
Sofia Scozzari, del direttivo di Women for Security, ha ricordato l’importanza delle community come leva per abbattere stereotipi e costruire percorsi professionali concreti: «Il ruolo delle donne nella cybersecurity deve diventare scontato. Per farlo servono supporto, mentorship e visione».
Un messaggio condiviso anche da Cesare Pizzuto, CEO di SMI Group, che ha sottolineato: «SheCyber unisce due parole chiave: “She”, il valore delle donne; e “Cyber”, il futuro della sicurezza. È tempo di unire i due concetti e costruire un cambiamento reale».
Tre panel per un confronto strategico
L’evento ha alternato interventi accademici, testimonianze aziendali e riflessioni istituzionali.
- Hacking the Gap ha affrontato le barriere culturali e strutturali che ostacolano la piena partecipazione femminile nel settore, mettendo in luce l’importanza della formazione, delle certificazioni e della creazione di network solidi.
- Leadership e buone pratiche ha portato esempi concreti di managerialità inclusiva e strategie aziendali capaci di promuovere una cultura della sicurezza più rappresentativa. Qui è emerso anche il ruolo degli uomini – soprattutto se in posizioni di vertice – nel favorire un cambiamento sistemico.
- Infine, AI, data protection e sicurezza: un tema cruciale, esplorato anche attraverso la lente dei bias algoritmici.
Le conclusioni sono state affidate a Mariastella Pizzuto, Presidente di SMI Group, che ha riassunto alcuni dei temi affrontati durante il pomeriggio di confronto: la sottorappresentazione femminile nel settore cyber, gli strumenti per ridurre il divario di genere, l’urgenza di favorire leadership femminili e le grandi sfide dell’intelligenza artificiale.
Tutti passaggi imprescindibili per costruire insieme un futuro della sicurezza digitale più efficace e sostenibile.