Twitter Art by @silvioderossi
Signori e Signore, ecco Twitter che cos’è. Famoso in tutto il mondo come il rivale numero uno di Facebook, compagno delle nostre quotidiane battaglie a colpi di “Hashtag” e “Tweet” ; questo social network americano fu fondato nell’anno 2006 dalla Oblivious Corporation di San Francisco.
Il lancio avvenne il 15 luglio 2006. Quasi tutti gli utenti italiani iscritti avranno sicuramente notato l’uccellino azzurro che compare in alto a sinistra nella pagina principale del sito; Twitter è infatti una parola che deriva dal verbo anglosassone “to tweet” che significa “cinguettare”. (Direct Messages di Twitter: come creare relazioni di valore)
Scopriamo invece qual è la storia legata alla sua nascita ufficiale: tutto inizia da un fallimento (o quasi); siamo nel 2006, la società informatica Odeo è vicina ad ultimare una piattaforma di creazione e gestione di podcast su cellulari, che successivamente per via dell’uscita del primo iPhone è costretta ad abbandonare.
La società americana si è ritrovata quindi sull’orlo del fallimento; Jack Dorsey (ecco tutti i suoi segreti), uno dei membri, nell’intento di degustare cibo messicano al parco ottiene tutto d’un tratto l’illuminazione: in america non esisteva ancora un servizio gratuito alla portata di tutti per inviare e ricevere sms, da qui l’idea di “Twittr” ispirato a Flickr, successivamente modificato in Twitter.
Sviluppato nel marzo del 2006 e reso noto al pubblico solo due mesi dopo, Twitter, fu in grado di salvare la società e fare la fortuna della “Oblivious Corporation”: fondata dallo stesso Dorsey e da alcuni membri della Odeo, assorbì quest’ultima nei mesi successivi e diede inizio alla definitiva ascesa del “cinguettio”.
Il 2007 fu un anno da ricordare per il social network: il festival musicale e cinematografico South by Southwest, organizzato ad Austin (Texas) giocò un ruolo fondamentale nella crescita e popolarita di esso (Twitter registrò 60mila tweet nel corso dell’evento ricevendo in quello stesso anno l’SXSW Web Award).
Stando a statistiche del 2020, il nostro paese rappresenta solo il 5% degli utenti mondiali; sorprendentemente, l’Italia registra un’età media di iscritti che oscilla tra i 25 e i 35 anni, è quindi da considerare un social network quasi esclusivamente per “grandi” al contrario di Facebook e predecessori.
Sono le abbreviazioni che hanno reso famoso il social: per crearne uno è sufficiente premere cancelletto (#) e digitare un breve testo formando di fatto una sorta di collegamento ipertestuale che ci permette di dare visibilità al nostro testo ogniqualvolta che verrà cercato un argomento correlato.
Il servizio, col passare degli anni, si è trasformato in una vera e propria forma di giornalismo istantanea: secondo Wikipedia, il 29 gennaio del 2012, il professore universitario Alberto Gambino rese nota la morte dell’ex presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro proprio attraverso Twitter e lo fece 45 minuti prima di ogni altro organo di stampa.
Oggi Twitter è nelle mani di Elon Musk.
[Photo composit with logo by @Twitter]
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