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Second Hand Economy in Italia: un mercato da 21 miliardi di euro

Osservatorio Second Hand Economy condotto da DOXA per Subito, piattaforma n. 1 in Italia per comprare e vendere con oltre 8 milioni di utenti unici mensili: emerge che il valore dell’economia dell’usato è di € 21 miliardi, ovvero l’1,2% del PIL italiano.

Il mercato dell’usato continua a crescere grazie a un approccio ai consumi innovativo e smart che vede gli italiani sempre più protagonisti delle proprie scelte, in linea con le passioni e in funzione dello stile di vita, tanto che negli ultimi 3 anni il volume d’affari di questo settore è aumentato in modo costante, grazie al forte traino della compravendita online (+72% dal 2014).

Osservatorio Second Hand Economy

A svelarlo la quarta edizione dell’Osservatorio Second Hand Economy condotto da DOXA per Subito, piattaforma n. 1 in Italia per comprare e vendere con oltre 8 milioni di utenti unici mensili, da cui emerge che il valore dell’economia dell’usato è di € 21 miliardi, ovvero l’1,2% del PIL italiano.

Le evidenze dell’Osservatorio 2017 Second Hand Economy

  • La Second Hand Economy vale nel 2017 € 21 miliardi, pari a 1,2% del PIL Italiano (vs € 19 miliardi nel 2016), con una crescita anno su anno dell’11%.
  • La crescita è guidata soprattutto dall’online, che pesa € 9,3 miliardi (+31% vs 2016 con 7,1 miliardi e +72% rispetto al 2014 con € 5,4 miliardi).
  • Il 48% degli italiani ha comprato e/o venduto usato nel 2017, il 42% l’ha fatto online.
  • I settori più importanti in termini di valore sono Motori (€ 15 mld), seguiti da Casa&Persona (€ 3,6 mld) e Elettronica (€ 1,3 mld).
  • Chi ha venduto oggetti usati online ha guadagnato in media € 1.030 all’anno (+22% vs 2016)
    Scelta consapevole (53%), guadagno e risparmio (54%) e libertà (42%) sono i tre asset valoriali della second hand.
  • Le regioni che guidano la Second Hand in Italia sono la Lombardia al primo posto, seguita da Toscana ed Emilia Romagna.
  • Millennials second hand native, più attivi della media popolazione (59% vs 48%).

“La second hand è oggi un vero e proprio state of mind integrato perfettamente nelle abitudini di consumo e di vita delle persone, in grado di rappresentare valori ed esigenze di una generazione dinamica e consapevole in crescita nel nostro Paese. Penso in particolare ai Millennials, più attivi nella compravendita dell’usato rispetto alla media della popolazione, per cui ciò che guida la scelta è l’oggetto in sè, nuovo o usato poco importa. Oltre che nativi digitali, potremmo definirli nativi second hand” commenta Melany Libraro, CEO di Schibsted Italy (Subito, InfoJobs e Pagomeno).

“In Subito siamo impegnati ogni giorno a offrire la migliore esperienza di compravendita in linea con le tendenze in atto grazie a innovazione, varietà degli annunci e capillarità sul territorio, tre asset strategici che ci permettono di guidate il mercato con l’80% di market share. La nostra piattaforma è sempre più un luogo di socialità dove lungo il ciclo di compravendita si trasmettono anche passioni e storie”.

Osservatorio Second Hand Economy condotto da DOXA per Subito

IL DIGITALE GUIDA LA CRESCITA DELLA SECOND HAND ECONOMY

L’online è il driver che guida la crescita del mercato della compravendita dell’usato e da solo pesa € 9,3 miliardi, ovvero il 31% in più rispetto all’anno precedente. Infatti, tra coloro che nel 2017 hanno acquistato e venduto oggetti usati, il 42% ha utilizzato l’online come canale privilegiato per farlo, in particolare per la sua velocità e semplicità, riconosciuta dal 72% del campione. Internet e app sono il canale preferito soprattutto per la vendita (54%).

Acquistare o Vendere online

Il digitale rappresenta la risposta ideale per chi desidera acquistare o vendere oggetti appartenenti ad alcune categorie in particolare. Analizzando infatti cosa viene effettivamente comprato e venduto in Italia attraverso l’online, si comprano soprattutto arredamento e casalinghi, seguiti da auto e libri. Si vendono invece auto, attrezzature sportive e telefonia.

Il digitale è un alleato perché permette di guadagnare un tesoretto dai propri beni che non servono più, da reinvestire nelle proprie esigenze, passioni e desideri. Mediamente infatti facendo second hand online si guadagnano € 1.030 dalla vendita (+22%, € 843 nel 2016).

I DRIVER DELLA SCELTA DELL’USATO

Il 48% degli italiani dichiara di avere comprato o venduto usato nel 2017, al 4° posto dei comportamenti sostenibili più diffusi, subito dopo la raccolta differenziata (93%), l’acquisto di lampadine a LED (75%) e prodotti a km 0 (56%).

L’aspetto valoriale ha infatti un ruolo centrale nella decisione di compravendere beni usati, dimostrando che il consumatore oggi vuole fare scelte consapevoli e coerenti con i principi che guidano il proprio stile di vita. In questo contesto, indubbiamente la capacità di poter acquistare facendo un buon affare in termini economici, garantendo un risparmio rilevante, è la prima motivazione per il 70%, affiancata dalla scelta distintiva di trovare pezzi unici, d’antiquariato o non più in commercio (35%) che permettono di rendere unico il quotidiano, e seguita dall’opportunità di conquistare l’oggetto dei desideri perfetto per le proprie necessità e passioni (10%).

Entrando nel merito delle ragioni che spingono la vendita, il primo driver è la voglia di leggerezza e decluttering per liberarsi del superfluo (55%), seguito dalla possibilità di comprare altri oggetti nuovi o usati (21%) e da quella di guadagnare per il 19%.

Da queste tendenze emerge un cittadino italiano molto attento alla sostenibilità ambientale che cerca di favorire attraverso il riutilizzo (66%), legato affettivamente agli oggetti a cui attribuisce la possibilità di una seconda vita (60%) e che non rinuncia ad acquistare oggetti altrimenti costosi a un prezzo conveniente (58%). Questo scenario è ancora più vero tra le nuove generazioni dei Millennials che sono grandi utilizzatori di second hand (59%) e le cui percentuali di questi trend crescono ulteriormente con 71% per il primo driver e 67% per il secondo, integrando un terzo elemento motivazionale legato alla normalità di mixare nuovo e usato per gli acquisti (57%).

LA SECONDA VITA DEGLI OGGETTI

Gli oggetti che hanno già vissuto una “prima vita”, grazie alla Second Hand Economy ne vivono una seconda (e a volte anche una terza, una quarta…), venendo reimmessi nel circolo virtuoso dell’economia circolare. Nel 48% dei casi il bene viene salvato dalla discarica e usato dal suo nuovo proprietario fino ad essere consumato, nel 26% viene collezionato e conservato, nel 15% viene regalato a una “terza vita” quando non più utile, e nell’11% viene rivenduto.

Per quanto riguarda invece i guadagni generati dalla vendita di oggetti usati il 40% degli italiani li mette a disposizione dell’economia domestica, il 25% li utilizza per altri acquisti nella stessa categoria di prodotto ma più recente, ad esempio il modello successivo, e il 19% per un oggetto usato della stessa categoria o di altre, infine il 16% per un oggetto nuovo.

MAPPA DEL SECOND HAND IN ITALIA

Percorrendo la penisola l’Osservatorio Second Hand Economy di Subito svela che ci sono alcune regioni più attive dove fare second hand è all’ordine del giorno come in Lombardia, prima regione assoluta con € 3,4 miliardi di valore generato, seguita dalla Toscana con € 2,8 mld. Terza l’Emilia Romagna con € 2,3 mld e al quarto posto la Sicilia, prima regione del Sud, con 1,5 miliardi. Il podio cambia se consideriamo il guadagno medio pro capite per i venditori: prima la Toscana con € 1.802, seconda la Lombardia con € 1.289, terza la Sicilia con € 1.090.

PROSPETTIVE FUTURE DEL MERCATO

I 3 anni in crescita appena trascorsi non saranno un trend del passato ma un volano per un’ulteriore evoluzione in positivo dell’economia dell’usato che per il 75% è destinata a crescere ancora nei prossimi 5 anni. Questa percezione nasce in primis dalla sua capacità di essere un driver di risparmio (49%), in secondo luogo una scelta sempre più ecologica e sostenibile (45%), ma anche distintiva e smart (29%), oltre a rendere i consumi accessibili a più persone (21%) e trasformarsi in un canale di acquisto tra gli altri, normalizzando completamente questa modalità (16%).

Subito
Subito.it è la società proprietaria della piattaforma digitale Subito. Nata a Milano nel 2007, Subito vuole offrire il servizio online di compravendita più semplice, veloce e sicuro per realizzare ottimi affari grazie a efficacia del servizio, qualità e ampiezza dell’offerta. Con 6 milioni di annunci differenziati in 37 categorie merceologiche e per localizzazione geografica, oltre 8 milioni di utenti unici al mese e più di 45 milioni di pagine visitate quotidianamente, Subito è il primo servizio di annunci e tra i primi 10 brand online più visitati in Italia (fonte: media Audiweb Total Digital Audience 2016).
Subito è parte di Schibsted Media Group (www.schibsted.com), multinazionale norvegese fondata nel 1839 che oggi conta 6.900 dipendenti e opera con successo in 30 Paesi nei mercati editoriale (quotidiani, TV e free press), digital (news e annunci classificati) e mobile (servizi).

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