Blade Runner 2049 Rachel
Blade Runner 2049, sequel dell’omonimo cult uscito nel 1982, resterà probabilmente negli annali della cinematografia per diversi motivi. Uno di questi, in particolare, potrebbe risultare davvero incredibile ma vi invitiamo a non proseguire nella lettura del post se non avete ancora visto il film e non desiderate ricevere spoiler di alcun genere.
Ci riferiamo, in particolare, alla breve sequenza in cui Rick Deckard (Harrison Ford) ha davanti a sé la copia perfetta della replicante Rachel (Sean Young), da lui amata in passato, offertagli da Niander Wallace (Jared Leto). Ebbene, proprio la copia di Rachel, come ha raccontato John Nelson (supervisore degli effetti speciali visivi), ha richiesto un anno di duro lavoro. Un lungo anno di lavoro per pochissimi secondi sullo schermo. Una sfida pazzesca, la più ardua della sua carriera professionale, a quanto pare. E vinta, anzi stravinta.
Il “cameo” di Rachel è rimasto segreto fino all’uscita del film e lo è stato anche sul set, dove il personaggio era conosciuto col nome in codice di Rita. Ad interpretare Rachel in Blade Runner 2049 l’attrice Loren Peta, preparata ad immagine e somiglianza di Sean Young (la Rachel di Blade Runner edizione 1982).
A fare tutto il resto, poi, ci ha pensato l’avanzatissima tecnologia degli effetti speciali, che ha aiutato a ricostruire digitalmente la recitazione. Proprio quest’ultima è stata la sfida più grande: il personaggio di Rachel, in Blade Runner 2049, doveva essere assolutamente naturale e credibile durante la recitazione.
Nelson ha raccontato che il regista Denis Villeneuve aveva inizialmente girato la sequenza con Loren Peta e che successivamente ha lasciato a lui l’onere di rigirarla di nuovo, per creare il passaggio in digitale. A permettere di riprendere in motion capture i movimenti del volto, una complessa struttura facciale applicata sia a Sean Young sia a Loren Peta, mentre recitavano le stesse battute del film.
Dopo l’esperimento riuscito in Blade Runner 2049, gli attori dovranno temere di essere rimpiazzati da personaggi in digitale? Nelson assicura che non è così, almeno nell’immediato: tale tecnica è infatti molto costosa e richiede tantissimo tempo di lavorazione. Tutti parametri che l’industria del cinema non può certo permettersi di sfruttare spesso. (Guarda il sito ufficiale della pellicola)
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