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Wi-Fi pubbliche: gli italiani e quel falso senso di sicurezza

Wi-fi pubbliche: Senso di vulnerabilità, ma anche atteggiamento di indifferenza nei confronti dei possibili attacchi hacker.

Senso di vulnerabilità, ma anche atteggiamento di indifferenza nei confronti dei possibili attacchi hacker. Questo segnala la ricerca di Norton by Symantec nei confronti delle reti Wi-Fi pubbliche. Reti dove è molto elevato il rischio di farsi rubare i dati personali e che vengono utilizzate molto durante le vacanze.

Wi-Fi pubbliche: a rischio i dati personali

Sono nove su dieci gli utenti che mettono a rischio dati personali e privacy ogni volta che utilizzano una rete Wi-Fi pubblica. Allo stesso modo, il 40 per cento degli utenti aspetta appena qualche minuto prima di collegarsi da casa di un amico, al bar o in un luogo pubblico, non riuscendo a stare troppo tempo senza connessione. Tre utenti su cinque pensano di tenere le informazioni al sicuro, la metà invece non sa capire se e quando una rete Wi-Fi pubblica sia effettivamente sicura.

Wi-Fi pubbliche

Wi-Fi Risk Report

L’edizione 2017 del Wi-Fi Risk Report mette in evidenza come la connessione sia una sirena irresistibile, anche a costo di rimetterci in sicurezza e privacy. La navigazione gratuita è irresistibile, tanto che molti trascurano le regole base, le precauzioni per poter navigare in serenità. Dalla password del conto corrente alle abitudini di navigazione, tutto viene condiviso sulle reti pubbliche.

Ida Setti, Territory Leader, South Med Region, Norton, dice: “C’è una differenza abissale tra ciò che la gente pensa sia al sicuro o possa rimanere privato quando si utilizza una rete Wi-Fi pubblica e la realtà dei fatti. Ciò che si pensa essere al sicuro sui dispositivi personali potrebbe invece essere facilmente accessibile agli hacker da reti Wi-Fi non protette o anche tramite app che presentino vulnerabilità”.

Sono stati 15 mila gli utenti intervistati in 15 Paesi. L’87 per cento globalmente, l’89 per cento in Italia mette potenzialmente a rischio dati e informazioni personali. Il 40 per cento degli italiani, pochi minuti dopo essere arrivato al bar o a casa di amici, chiede la password per accedere al Wi-Fi. Il 27 per cento dichiara di avere effettuato l’accesso senza il permesso del proprietario, l’8 per cento di aver indovinato o violato la password di accesso.

L’uso delle Wi-Fi pubbliche in Italia

Il 70 per cento degli italiani usa le reti pubbliche del Wi-Fi per evitare di consumare il proprio pacchetto dati mensile (42 per cento). La presenza del Wi-Fi condiziona la scelta dell’hotel o dell’appartamento in cui si sceglie di soggiornare (74 per cento utenti), i luoghi di passaggio come stazioni e aeroporti (59 per cento), la linea area su cui viaggiare (50 per cento), i luoghi di ristoro (46 per cento).

Il 51% degli italiani dice di collegarsi alle Wi-Fi pubbliche per utilizzare le mappe o il gps dello smartphone o un’app per orientarsi. Più di due su cinque dei 18-20enni per condividere aggiornamenti e foto sui social media. Più di un italiano su sei ha utilizzato il Wi-Fi pubblico per accedere a siti per adulti da albergo o casa vacanze (35%), da bar o ristorante (33%), dal lavoro (28%), in aeroporto (26%), in stazione ferroviaria o degli autobus (17%), in biblioteca (17%), in un bagno pubblico (16%).

Il 66% degli italiani non utilizza una rete privata virtuale (Vpn) per proteggere la connessione alla rete Wi-Fi pubblica. Eppure, la paura c’è: il 33% è terrorizzato dall’idea di rivelare dettagli del proprio conto o informazioni di carattere finanziario e che possano essere messi online, il 26% teme che possano essere rivelati i segreti più intimi, il 22% teme per la propria immagine, il 18% dice che sarebbe imbarazzante se i dettagli delle chat venissero pubblicati online, il 42 per cento sarebbe disposto a pagare per evitare che le informazioni personali vengano diffuse ad amici, famiglia, superiori al lavoro e partner. (come navigare in sicurezza)

Come fare per evitare che i dati personali finiscano in mani sbagliate? Utilizzando un software per la sicurezza, controllando che il sito utilizzi lo HTTPS, condividendo il meno possibile mentre si è collegati a un Wi-Fi pubblico.

[Photo free by Pixabay]

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