Multe salate? CHIEDI LE RATE | Art. 202-bis: domanda da presentare entro 30 giorni al Prefetto, come funziona con lo sconto del 30%
Multa (Pexels) - Stylology
Pagare una multa a rate si può, ma serve muoversi in fretta. L’articolo 202-bis del Codice della Strada consente la rateazione delle sanzioni più alte, purché la domanda arrivi entro 30 giorni.
Le multe possono pesare come un imprevisto economico serio, ma il Codice della Strada offre una via d’uscita per chi ha difficoltà a saldare subito. L’art. 202-bis prevede che, per importi superiori a 200 euro, sia possibile chiedere di pagare in più tranche, fino a un massimo di sessanta rate mensili, a seconda dell’entità della sanzione. L’agevolazione è pensata per garantire il pagamento anche a chi ha un reddito basso, ma richiede il rispetto rigoroso di tempi e condizioni.
La Prefettura di Milano, competente per l’istruttoria delle richieste, sottolinea che la domanda di rateazione va presentata entro 30 giorni dalla notifica del verbale o dell’ordinanza. Oltre tale termine, la possibilità decade e resta solo il pagamento in un’unica soluzione. Inoltre, la richiesta blocca lo sconto del 30% previsto per chi paga entro cinque giorni: una scelta che va valutata con attenzione, perché può far lievitare l’importo finale.
Chi può chiedere la rateazione e come funziona
Il diritto alla rateazione è riservato alle persone fisiche che si trovano in comprovate difficoltà economiche. In particolare, la norma fissa una soglia di reddito annuale imponibile non superiore a 10.628,16 euro, incrementata di 1.032,91 euro per ogni familiare convivente. Chi rientra in questi limiti può presentare domanda scritta al Prefetto o all’ente accertatore, allegando copia del verbale, documento d’identità e autocertificazione del reddito. La Prefettura verifica la documentazione e, in caso di esito positivo, emette un provvedimento di accoglimento con l’indicazione dell’importo di ciascuna rata e delle scadenze.
Il numero di rate varia in base alla sanzione: da un minimo di 12 per importi fino a 2.000 euro, fino a 60 per somme più alte. Il pagamento della prima rata deve avvenire entro 30 giorni dal ricevimento del provvedimento. In caso di mancato versamento anche di una sola rata, l’intero debito residuo diventa immediatamente esigibile e non può più essere dilazionato. L’ente accertatore procede quindi alla riscossione coattiva, con sanzioni aggiuntive e spese di notifica.

Quando perdi lo sconto del 30% e perché può convenire lo stesso
Il dettaglio decisivo è che la richiesta di rateazione comporta automaticamente la rinuncia allo sconto del 30% previsto per chi paga entro cinque giorni dalla notifica. La riduzione resta attiva solo per chi salda l’intero importo in un’unica soluzione. Se invece si opta per le rate, si applica l’importo pieno della sanzione, comprensivo delle spese di procedimento e notifica. La Prefettura di Milano consiglia quindi di valutare attentamente la convenienza: per multe di importo medio, lo sconto può risultare più vantaggioso della dilazione; per sanzioni molto elevate, la rateazione resta la soluzione più sostenibile.
È importante ricordare che la domanda va inviata entro 30 giorni, pena la decadenza del diritto, e che la sola presentazione non sospende i termini di pagamento, salvo espressa comunicazione dell’autorità. Le rate vanno saldate tramite bollettini precompilati o sistemi di pagamento elettronici indicati dall’ente, rispettando rigorosamente le scadenze.
La rateazione, insomma, non è un condono ma una misura di equilibrio tra rigore e sostenibilità. Aiuta chi non può pagare subito, ma impone puntualità e trasparenza. Perché, come ricorda la Prefettura, la legge offre sempre una via per mettersi in regola — basta conoscerla, rispettarla e non perdere quel trentesimo giorno che fa tutta la differenza.