Influenza 2025/26, si parte forte | raccomandazioni ufficiali e vaccini disponibili: cambiano le priorità
 
        Influenza 2025-2026 (Pexels) - Stylology
La nuova stagione influenzale 2025/26 è già iniziata con un aumento precoce dei casi: il Ministero della Salute e l’AIFA hanno diffuso le raccomandazioni ufficiali e le indicazioni sui vaccini disponibili.
Secondo il Ministero della Salute, il virus influenzale di quest’anno mostra un andamento anticipato e più aggressivo rispetto al 2024. I primi dati di sorveglianza segnalano un incremento rapido dei contagi, soprattutto tra bambini e anziani. Per questo, la campagna vaccinale è stata avviata con alcune settimane di anticipo, con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero possibile di persone prima del picco stagionale. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha confermato l’autorizzazione di nuovi vaccini aggiornati, più mirati ai ceppi in circolazione.
Il Ministero invita le Regioni a organizzare la distribuzione in modo capillare, garantendo la priorità ai soggetti fragili, alle donne in gravidanza e agli operatori sanitari. La vaccinazione resta la misura di prevenzione più efficace, insieme alle buone pratiche igieniche e al controllo dei sintomi. Anche quest’anno, le autorità sanitarie insistono sulla necessità di evitare la confusione tra influenza stagionale e altre infezioni respiratorie, come Covid-19 e virus sinciziale, che continuano a circolare con forza.
I nuovi vaccini e le categorie prioritarie per la stagione 2025/26
L’AIFA ha approvato diversi vaccini per la campagna 2025/26, sia quadrivalenti tradizionali sia formulazioni ad alto dosaggio per gli over 65 e per le persone con malattie croniche. I ceppi contenuti nella nuova composizione sono stati selezionati in base alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e comprendono due varianti del virus A e due del virus B. È confermata anche la disponibilità del vaccino spray nasale per i bambini dai 2 ai 6 anni, utile a ridurre la diffusione del contagio nelle scuole.
Le dosi saranno distribuite gratuitamente alle categorie a rischio indicate dal Ministero della Salute, ma potranno essere acquistate anche dai cittadini non fragili che desiderano proteggersi. Gli esperti raccomandano di vaccinarsi entro la fine di novembre per ottenere la massima copertura prima del picco invernale. I vaccini, spiega l’AIFA, garantiscono un’efficacia media tra il 60% e il 70%, ma riducono in modo significativo le complicanze e i ricoveri nei soggetti più vulnerabili.

Le raccomandazioni pratiche e la novità che cambia le priorità
La principale novità di quest’anno riguarda l’introduzione di una priorità per le persone tra i 50 e i 59 anni, fascia d’età in cui i casi gravi sono aumentati nelle ultime stagioni. Il Ministero della Salute consiglia il vaccino anche a chi non ha patologie croniche, soprattutto se vive con bambini piccoli o anziani. Un’attenzione speciale viene riservata agli operatori sanitari, per i quali la vaccinazione resta fortemente raccomandata in tutte le strutture pubbliche e private.
Oltre al vaccino, le raccomandazioni includono il rispetto delle norme di igiene di base: lavarsi spesso le mani, arieggiare gli ambienti, coprirsi naso e bocca quando si tossisce e restare a casa in caso di febbre. Le autorità sanitarie sottolineano che la somministrazione del vaccino antinfluenzale può avvenire in concomitanza con altri vaccini stagionali, come quello anti-Covid, senza riduzione dell’efficacia. L’obiettivo è chiaro: evitare il sovraccarico degli ospedali e proteggere le categorie più fragili in una stagione che si preannuncia impegnativa per tutto il sistema sanitario.