Osterie d’Italia 2025, trionfa la Campania: ecco i locali premiati in Irpinia

Le migliori osterie dell'Irpinia (foto canva) - stylology.it
Trionfo della Campania nella guida Osterie d’Italia 2025: i migliori locali premiati in Irpinia, tra tradizione e accoglienza familiare.
Mangiare bene in Italia non è un’impresa difficile: basta allungare la mano verso qualsiasi regione, città o borgo e qualcosa di buono finisce nel piatto.
Negli ultimi anni, l’idea di ristorazione si è evoluta, ma tra mode gourmet e fusion sperimentali, molti cercano ancora quella cucina sincera e senza fronzoli, capace di raccontare una storia a ogni boccone.
E c’è una guida che da anni raccoglie e premia proprio questi luoghi: le Osterie d’Italia di Slow Food. Arrivata alla sua trentacinquesima edizione, la guida è ormai una vera istituzione per chi ama viaggiare con la forchetta e la mente. Non solo piatti eccellenti, ma anche rispetto per il territorio, materie prime di qualità e accoglienza genuina: queste le regole d’oro per conquistare la famosa Chiocciola, simbolo Slow Food per eccellenza.
E in questo panorama ricco e variegato, c’è un’area che brilla particolarmente: l’Irpinia, cuore verde della Campania. Una terra spesso fuori dai riflettori turistici, ma che in fatto di cucina sa dare lezioni a tutti. Ecco allora alcuni dei locali premiati quest’anno nella provincia di Avellino.
Le migliori Osterie dell’Irpinia nel 2025
A riportare la classifica è avellinotoday.it, e tra le eccellenze premiate da Slow Food spicca La Pignata, ad Ariano Irpino: un luogo dove tradizione e innovazione si incontrano con garbo. L’ambiente è curato ma familiare, e la cucina reinterpreta con sapienza i piatti irpini, mantenendo intatta l’identità territoriale. Una vera istituzione, nata negli anni ’80, che continua a rappresentare un punto di riferimento per chi cerca autenticità e qualità.
Ad Atripalda, l’anima della storica Zi’ Pasqualina vive ancora nei piatti e nell’atmosfera della trattoria ValleVerde, e si piazza al secondo posto. Fondata negli anni Cinquanta, la sua cucina ruota attorno alla stagionalità e alla filiera corta, con un’attenzione quasi maniacale alla materia prima. Non è solo un posto dove si mangia bene: è un luogo che custodisce memorie e valori familiari. Stessa filosofia per Fontana Madonna, a Frigento: quattro generazioni di passione agricola, cucina contadina e prodotti propri che parlano di una Irpinia vera, radicata e generosa.

Qui la cucina si tramanda da generazioni
A Gesualdo, borgo scenografico tra i più belli dell’Irpinia, troviamo La Pergola: un’insegna storica che ha saputo mantenere intatto lo spirito degli anni ’90, quando è stata aperta. La cucina qui è istinto e territorio: carne, ortaggi, erbe e verdure locali lavorati senza fronzoli, ma con un occhio alla precisione. Chiude questa cinquina di osterie d’eccellenza l’Antica Trattoria Di Pietro, a Melito Irpino, fondata nel lontano 1934. Un tempio della cucina contadina, dove l’eredità dei nonni è diventata una missione per figli e nipoti, in un perfetto equilibrio tra semplicità e sapienza.
Completano il panorama irpino premiato con la Chiocciola altri quattro locali che meritano la sosta: I Santi a Mercogliano, L’Osteria del Gallo e della Volpe a Ospedaletto d’Alpinolo, La Ripa a Rocca San Felice e L’Osteria dei Briganti a Scampitella.