Comunità energetiche in partenza | incentivi GSE e bollette leggere; il passo da non saltare nel contratto

Comunità energetiche

Comunità energetiche (Pexels) - Stylology

Al via le nuove comunità energetiche rinnovabili: bollette più basse, incentivi GSE fino a 20 anni e autoconsumo condiviso. Ma attenzione alla clausola sul contratto.

Dal 2024 è possibile creare o aderire a una comunità energetica rinnovabile (CER), un nuovo modello collettivo di produzione e condivisione dell’energia tra cittadini, enti locali, imprese o condomini. Il Decreto attuativo del MASE e le regole operative del GSE hanno finalmente reso operativo il meccanismo in tutta Italia.

La CER consente a un gruppo di utenti di produrre energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, mini-idro) e condividerla tramite rete pubblica. Chi partecipa riceve un incentivo fino a 110 euro al MWh condiviso, oltre al risparmio in bolletta derivante dall’autoconsumo.

Come funzionano e chi può partecipare alle comunità

Può partecipare chi installa impianti fino a 1 MW o si collega a impianti già esistenti all’interno della stessa cabina primaria (indicata dal GSE). Possono aderire cittadini, Comuni, PMI, enti del terzo settore o cooperative, anche senza impianto proprio, semplicemente contribuendo al consumo condiviso.

L’energia viene contabilizzata in base all’autoconsumo istantaneo e i dati gestiti tramite contatori intelligenti e sistemi digitali di monitoraggio. L’incentivo è garantito per 20 anni e cumulabile con lo scambio sul posto o altre forme di detrazione, purché compatibili con la normativa vigente.

Firma contratto
Firma contratto (Canva) – Stylology

Il passo da non saltare nel contratto (e che può bloccare tutto)

Per attivare una CER serve un atto costitutivo e un regolamento interno tra i partecipanti, che specifichi ruoli, modalità di gestione, ripartizione dell’energia e dei benefici. È qui che molti sbagliano: un contratto generico o poco dettagliato può bloccare l’accesso agli incentivi o causare contestazioni future.

Il contratto deve essere chiaro su:

– chi gestisce l’impianto e i flussi economici;
– come vengono distribuiti i vantaggi economici;
– criteri di ammissione, recesso, modifica delle quote e degli utenti.

Il GSE richiede che tutti i documenti siano caricati nella piattaforma ufficiale al momento della richiesta di qualifica e validati con firma digitale. Saltare un passaggio burocratico o caricare documenti incompleti può far slittare l’erogazione dell’incentivo.

Le comunità energetiche rappresentano un cambio di paradigma verso l’energia partecipata, locale e sostenibile. Ma vanno pianificate con attenzione tecnica e legale. Un contratto ben fatto vale quanto un buon impianto.