BONUS MOBILI ED ELETTRODOMESTICI | tetti di spesa e classi richieste; la svista che l’Agenzia non perdona

Bonus (Pexels) - Stylology
Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici è stato prorogato anche per il 2025. Ma attenzione: un errore su data e requisiti può farti perdere tutta la detrazione.
Chi esegue lavori di ristrutturazione edilizia ha diritto a detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati all’immobile ristrutturato. Il tetto massimo detraibile per il 2025 è pari a 5.000 euro per unità immobiliare, in diminuzione rispetto agli anni precedenti.
Il bonus è riconosciuto solo se i lavori di ristrutturazione sono iniziati prima dell’acquisto degli arredi. Il requisito principale resta la presenza di una ristrutturazione edilizia documentata, anche in manutenzione straordinaria. Le spese devono essere tracciabili e pagate con bonifico parlante, carta di credito o debito.
Cosa si può acquistare e quali sono le classi energetiche richieste
Rientrano nel bonus: letti, armadi, divani, scrivanie, tavoli, sedie, librerie, materassi e illuminazione fissa. Tra gli elettrodomestici ammessi ci sono frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, forni e piani cottura elettrici.
Per gli elettrodomestici è richiesto un limite minimo di efficienza energetica:
Frigoriferi e congelatori: almeno classe F;
Lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici: almeno classe E;
Forni: almeno classe A.
In ogni caso, il prodotto deve essere nuovo e provvisto di etichetta energetica. Non sono ammessi prodotti usati o privi di classificazione aggiornata.

La svista che l’Agenzia delle Entrate non perdona
Il dettaglio fondamentale che molti dimenticano è che la detrazione è valida solo se la data della spesa per arredi o elettrodomestici è successiva all’inizio della ristrutturazione. Anche un solo giorno di differenza può far decadere il diritto al bonus.
Inoltre, le spese devono essere indicate correttamente nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi PF) e corredate da fatture dettagliate e ricevute dei pagamenti. Se manca anche solo uno di questi elementi, l’Agenzia delle Entrate può negare la detrazione o richiedere la restituzione delle somme con sanzioni.
Per evitare problemi è consigliato conservare tutta la documentazione, effettuare i pagamenti con strumenti tracciabili e inserire nella causale del bonifico tutti i dati richiesti. Una svista burocratica può costare la perdita di un beneficio fino a 2.500 euro.
Il Bonus Mobili 2025 resta una grande opportunità per chi arreda casa dopo lavori edilizi, ma richiede attenzione formale e fiscale. Meglio controllare tutto due volte, prima di perdere una detrazione importante per un errore evitabile.