Addio stipendi: l’Intelligenza Artificiale miete nuove vittime nel mondo del lavoro | Più di 10.000 persone SENZA lavoro

ChatGPT

Intelligenza Artificiale nell'occhio del ciclone - stylology

Da valido alleato a nemico giurato. La faccia oscura dell’Intelligenza Artificiale: miete nuove vittime nel mondo del lavoro.

AI, all’inglese. O IA all’italiana, conta il giusto. Il suo avvento ha segnato una vera e propria rivoluzione globale, portando con sé un’ondata di benefici tangibili che hanno migliorato la qualità della vita di miliardi di persone in tutto il mondo.

Dalla diagnostica medica più rapida e precisa, capace di salvare innumerevoli vite, alla creazione di sistemi di trasporto più efficienti e sicuri, la tecnologia ha dimostrato il suo incredibile potenziale. Questi progressi non solo ottimizzano i processi esistenti, ma aprono anche la strada a scoperte scientifiche un tempo inimmaginabili, accelerando l’innovazione a un ritmo vertiginoso.

Nel campo dell’istruzione, l’AI sta personalizzando l’apprendimento, offrendo a studenti di ogni età e livello strumenti didattici su misura per le loro esigenze, superando le barriere geografiche. Anche la gestione delle risorse energetiche trae enormi vantaggi, con algoritmi che ottimizzano il consumo e riducono gli sprechi, contribuendo significativamente alla lotta contro il cambiamento climatico.

La sua capacità di analizzare enormi quantità di dati in frazioni di secondo rende i servizi pubblici più reattivi e le decisioni aziendali più informate e strategiche. La sua integrazione ha snellito compiti noiosi e ripetitivi, liberando tempo prezioso per le persone.

La nascita di nuovi settori

Così sono nati nuovi settori e professioni, come ingegneri di prompt e specialisti in etica dell’AI, dimostrando che l’innovazione tecnologica può anche essere una fonte di inedite opportunità lavorative.

L’ottimismo è stato, fino a poco tempo fa, l’emozione dominante in questo panorama in rapida evoluzione. Tuttavia, sotto questa patina di progresso inarrestabile, inizia a delinearsi un quadro meno rassicurante.

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Foschi presagi con l’intelligenza artificiale

L’Intelligenza artificiale si sta via-via rivelando una spada a doppio taglio, pronta a colpire migliaia di professionisti in svariati ambiti. Il dibattito sui licenziamenti generati dall’AI, finora sussurrato, sta per diventare un grido d’allarme globale. Secondo un’analisi pubblicata dalla Rivista AI, il co-fondatore di OpenAI e figura di spicco della scena tecnologica mondiale, Sam Altman, ha espresso una preoccupazione molto seria. È convinto che l’Intelligenza artificiale ad alta intensità di calcolo non si limiterà a ottimizzare il lavoro, ma potrebbe causare, al contrario, licenziamenti di massa in diversi settori.

Le stime attuali, pur essendo conservative, suggeriscono che più di 10.000 persone potrebbero presto trovarsi senza un impiego a causa dell’automazione. Le aree del mercato del lavoro più esposte a questa rivoluzione forzata includerebbero l’assistenza clienti (gestita da chatbot evoluti) la traduzione automatica, la contabilità di base e lo sviluppo software per compiti di coding routinari.