Pensioni BLOCCATE, a ottobre prepariamoci a un fiume di ricorsi | C’è chi sta per chiedere un prestito, tutta colpa di questo codice

INPS - fonte_Depositphotos - Stylology.it

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Oltre al tristemente noto caos delle pensioni bloccate, ecco un’altra tegola in arrivo sui malcapitati cittadino. Galeotto questo codice.

Basta nominarle che vengono i capelli bianchi. Le pensioni, un labirinto burocratico che sta creando migliaia e migliaia di cittadini italiani, un fenomeno prettamente del nostro paese, tale da trovarsi fin troppo spesso al centro del dibattito nazionale.

I ritardi e i ricalcoli da parte dell’INPS sono diventati una costante che ha spinto molti cittadini a rivolgersi a legali specializzati e associazioni di consumatori. A ottobre è previsto un vero e proprio “fiume di ricorsi” che rischia di intasare i tribunali e aggravare ulteriormente la situazione.

La legge di bilancio aveva già annunciato il blocco delle pensioni, ma sono stati i ritardi nei pagamenti a mandare in crisi migliaia di famiglie. C’è chi è costretto perfino a chiedere un prestito, più o meno grande, interessa il giusto, per far fronte alle spese impreviste. Non ci sono molte altre alternative. Perché?

Perché oltre a ritardi e blocchi, non pochi cittadini si sono visti ricalcolare al ribasso i propri assegni con decurtazioni improvvise e non motivate. Come se non bastasse arriva un’altra tegola per gli italiani da un servizio che dovrebbe snellire il tortuoso sistema della burocrazia italiana, ma da arma in più diventa tallone d’Achille.

Esplode la truffa e scattano le pensioni bloccate

Questo è il quadro desolante di un sistema che non funziona e che sta mettendo in seria difficoltà l’esistenza di migliaia di cittadini. La beffa, però, è che non sono solo i ritardi a rendere vulnerabile una delle categorie più fragili del nostro paese, ma anche un’altra minaccia che molti stanno sottovalutando. La truffa dello SPID. L’utente perde le proprie credenziali, che vengono usate da cybercriminali per effettuare transazioni economiche e modifiche sensibili. Quando il malcapitato si accorge del problema, è troppo tardi. Ma cosa c’entra con le pensioni?

Molti pensionati non sono esperti di nuove tecnologie e si sono affidati a parenti o conoscenti per l’attivazione dello SPID, fornendo loro i propri dati. I truffatori, una volta in possesso delle credenziali, possono accedere ai dati personali, inclusi quelli previdenziali, e compiere azioni fraudolente. L’INPS infatti ha l’obbligo di fornire lo SPID a tutti coloro che intendono comunicare con l’ente telematicamente e che vogliono accedere al proprio stato pensionistico.

SPID pagina accesso
SPID pagina accesso – stylology

Consigli utili

A noi non resta che usare il cervello quando operiamo online, niente clic affrettati, massima attenzione. In primi non condividere mai le proprie credenziali SPID con nessuno. Utilizzare l’autenticazione a due fattori, che aggiunge un ulteriore livello di sicurezza.

Controllare regolarmente l’estratto conto e il saldo pensionistico è cosa buona e giusta, se si ha il dubbio di essere stati truffati è bene contattare immediatamente le forze dell’ordine e bloccare l’accesso al proprio SPID. Occhi aperti, la truffa dello SPID è super pericolosa.