Pranzo killer sulla costa italiana: 1000€ di conto per un solo primo ordinato | Guardia di finanza intervenuta

Persona che paga il pranzo con la carta di credito (Canva) Stylology.it
Non immaginerai mai che batosta hanno ricevuto questi commensali: la costa italiana diventa la protagonista di pranzi da incubo.
Di recente, uscire per andare fuori a pranzo o a cena è diventato quasi un lusso. Sempre più persone devono rinunciare a un pasto nei locali per i costi alti e insostenibili.
Specie quando si sposta tutta la famiglia, il conto può diventare salato, essere quasi al pari di una bolletta. Perciò, c’è grande possibilità che qualcuno ci rinunci facilmente.
Ma, nessuno avrebbe mai forse immaginato di dover pagare 1000 euro per un solo primo ordinato. Una notizia che ha sconvolto i commensali del posto e che ha indignato tutti i cittadini.
Il protagonista di questa vicenda così chiacchierata è un ristorante della costa italiana. A intervenire è stata la guardia di finanza, che ha cercato di fare chiarezza su quanto accaduto.
Un primo troppo salato
Quando parliamo di primo troppo salato, purtroppo, non ci stiamo riferendo a un piatto di pasta in cui lo chef ha utilizzato fin troppo sale, bensì a una pietanza che ha svuotato il portafoglio di chi l’ha consumata. Mangiare fuori casa comporta un costo e su questo non c’è alcun dubbio, ma nessuno avrebbe mai immaginato di spendere uno stipendio per un solo primo. Non è certo la prima volta che, sul web, si diffondono scontrini da brividi, con prezzi esagerati in confronto al servizio di cui si è usufruito.
Questa volta, però, il dubbio sulla trasparenza dei prezzi e sulla lealtà del commerciante sono stati ancora più pressanti, perché pagare 1000 euro per un piatto è da folli e il ristorante della costa italiana potrebbe aver speculato sui turisti, in cerca di specialità del posto. Dopo la polemica e l’indignazione, però, possono scattare anche i controlli, se le vittime di queste truffe della ristorazione decidono di rivolgersi alla guardia di finanza, per avere chiarimenti e delucidazioni in merito.

La protesta dei commensali
Quattro turisti, in viaggio a Ponza, sono stati i protagonisti di un fatto che, ultimamente, è quasi all’ordine del giorno. Dopo aver prenotato una cena presso il Rifugio dei naviganti e aver ordinato quattro primi a base di aragosta, e due bottiglie di vino, hanno ricevuto un conto inaspettato. Ben 923 euro in totale, ovvero più di 200 euro a persona. La somma ha sorpreso enormemente i turisti, che si sono ritrovati a dover pagare quasi 1000 euro per una cena.
Lo scontrino ha fatto il giro del web e ha ricevuto commenti di disprezzo e di critica, da parte degli utenti. Il ristorante, però, dal canto suo, ha cercato di difendersi, affermando di aver mostrato il prezzo dell’aragosta al chilo ai suoi clienti, che avrebbero comunque scelto di ordinare la pietanza.