UFFICIALE 104, prendete stampelle e deambulatori e tornate da dove siete venuti: Giorgetti toglie tutti i fondi | Disabili senza una lira bucata

Il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti - Stylology.it

Il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti - Stylology.it (Foto X)

Da oltre sei lustri la Legge 104/92 è un caposaldo dello Stato italiano, ma adesso può cambiare tutto: il Ministro detta la nuova linea.

Essere a contatto quotidiano con un disabile può rappresentare una palestra di vita. Perché donarsi agli altri e spendersi senza fini di lucro per regalare un sorriso a chi fatica a produrne è un regalo inestimabile.

È questo ciò a cui pensano i volontari, o coloro che lavorano con chi ha perso il bene più prezioso, la salute, ma che non per questo dev’essere privato del diritto di vivere in maniera dignitosa.

Se poi il dramma ci tocca da vicino, ovvero se la persona fa parte del nostro nucleo famigliare, all’inevitabile stretta al cuore si deve aggiungere una missione quotidiana non sempre facile da attuare.

Si pensi a chi un lavoro: egli è obbligato a svolgerlo, con il pensiero che a casa c’è una persona che potrebbe avere bisogno in qualsiasi momento del suo aiuto, anche per le attività più semplici.

33 anni di Legge 104: dalla parte del disabile e di chi se ne prende cura

Per fortuna, da 33 anni in soccorso di questa categoria ci pensa la Legge. Stiamo parlando di quella 104/92, promulgata il 5 febbraio 1992 e nota semplicemente come Legge 104. Uno dei pilastri del sistema italiano di tutela delle persone con disabilità, che ha favorito anche un cambiamento culturale verso una sempre maggiore consapevolezza e inclusione, era nata con l’obiettivo di garantire la sussistenza a chi vive in una condizione di svantaggio fisico, psichico o sensoriale, agevolando anche i suoi familiari, che possono fruire di pacchetti di giorni e/o ore di permessi lavorativi proprio per assistere il beneficiario della misura.

Purtroppo, però, la tendenza dei furbetti a sfruttare le leggi a proprio vantaggio, aggirandole, rischia di costare molto caro a chi ha sempre fatto le cose perbene e ha la reale necessità di usufruire della Legge nella maniera corretta.

Tagli alla Legge 104? Cosa cambia veramente - Stylology.it
Tagli alla Legge 104? Cosa cambia veramente – Stylology.it (Foto X)

Tagli alla Legge 104? La posizione del Governo e la situazione attuale

Chiedere permessi senza reale necessità è un reato, oltre che un danno per tutti. Dallo Stato, al collega che deve sostituire l’impostore, che ha solamente cercato di sfruttare un’emergenza che non esiste. La notizia del presunto taglio definitivo ai fondi per la Legge 104, annunciato la scorsa primavera dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha provocato una forte reazione nell’opinione pubblica, in particolare tra le famiglie che devono realmente convivere con la disabilità.

La Legge 104 rappresenta da oltre trent’anni una colonna portante del sistema di welfare italiano, garantendo assistenza, permessi lavorativi e supporto all’inclusione scolastica e sociale. Il Ministro ha giustificato i tagli con la mancanza di risorse economiche, parole che hanno inevitabilmente generato rabbia e sconforto. Al netto della necessità di perseguire chi non rispetta la legge dopo 30 anni di battaglie, chi soffre di disabilità non può essere diventato invisibile per il Governo. La Legge 104 è ovviamente ancora in vigore e continuerà ad esserlo, ma i fondi potrebbero essere ridotti, e i controlli più stringenti. Di tagli nel settore ce ne sono già stati abbastanza in occasione della legge di Bilancio del 26 ottobre 2023, che aveva fatto registrare una diminuzione di ben 350 milioni di euro rispetto al fondo precedente.