Bonifico, mai scrivere questo sulla causale: scattano i controllo immediati del Fisco | Ti metti un bersaglio sulla schiena

Inviare bonifico (Canva)-stylology.it
Tra i metodi di pagamento più usati e sicuri, compilare correttamente un bonifico ti mette al riparo dai guai con il Fisco.
Il denaro contante è sempre meno in circolazione, soppiantato da metodi di pagamento elettronici e digitalizzati, non solo più veloci e immediati, ma anche maggiormente tracciabili e sicuri.
Carte di credito, bancomat, pagamenti contactless e bonifici. Quest’ultimo è uno strumento frequente, una transazione bancaria utilissima per trasferire denaro senza commettere errori, anche se non sempre.
Ecco perché, quando compilerai il prossimo bonifico, ricordati di fare attenzione a un dettaglio molto importante, che potrebbe facilmente farti diventare un bersaglio per il Fisco e costarti veramente caro.
Ecco quello che non devi mai, ma proprio mai, scrivere nella causale dei tuoi bonifici se non vuoi diventare subito oggetto di un controllo.
Bonifico: cosa non devi scrivere sulla causale
Queste parole “vietate” non sono un illecito per la legge o per le norme dei vari istituti bancari, ma fare attenzione a non riportarle nelle causali dei tuoi bonifici potrebbe essere un saggio suggerimento da cogliere al volo, quando si tratta di versamenti e pagamenti.
Cos’è dunque che non dovrai proprio mai scrivere, mentre compili la causale di un qualunque bonifico? Tra le parole messe al bando, poiché potrebbero insospettire le Autorità fiscali del nostro Paese e indurle a controlli relativamente al conto corrente interessato, ci sono prestito, donazione, dono o regalo, per non elencare quelle più ovvie, e davvero illegali ai fini della legge.

Il rischio di controlli da parte del Fisco
Il fatto è che la causale di un bonifico deve essere quanto più chiara e trasparente possibile, evitando espressioni di vaghezza e imprecisione come le parole “varie” o “eventuali”. Un esempio pratico e comune? Quando il contribuente si accinge a pagare l’affitto mensile di casa, nel bonifico dovrà essenzialmente scrivere “affitto mese luglio 2025”, dicitura semplice e senza fraintendimenti per sé stessi, per il destinatario, per la banca e soprattutto per il Fisco.
Essere oggetto di controlli da parte delle Autorità fiscali non è così difficile e improbabile, poiché l’Agenzia delle Entrate ha accesso diretto ai conti correnti e può sempre procedere con gli accertamenti fiscali che ritiene opportuni, ormai rapidi e efficaci, visto che tutto è digitalizzato e incrociato.