“TASSA DA 20 € AL MESE PER I PADRONI DI CANI”: Italia ribaltata con una mossa sola | Annuncio improvviso

Cani abbandonati, arriva il giro di vite - Stylology.it

Cani abbandonati, arriva il giro di vite - Stylology.it (Foto X)

Il carico fiscale sulle spalle dei cittadini italiani si fa insostenibile: spunta la nuova tassa che fa impallidire milioni di persone.

Un amico a quattro zampe può allungare la vita del padrone. Di sicuro può migliorarne la qualità, soprattutto se si parla di proprietari anziani e/o costretti a passare le proprie giornate da soli.

Il ruolo affettivo degli animali domestici è indiscusso, ma purtroppo in tanti lo dimenticano, a partire dagli stessi padroni, che dopo essersi goduti le attenzioni dei propri amici durante i mesi più freddi si macchiano di comportamenti inaccettabili in estate.

Anzi, di veri e propri reati, perché questo è l’abbandono di un animale. I depositi di cani in autostrada durante il viaggio d’andata per le vacanze non sono più all’ordine del giorno, ma restano una piaga della società.

L’istituzione di multe salate si è rivelato negli anni un deterrente prezioso, ma non sufficiente. Da qui, l’idea che sta prendendo piede, quella di tornare al concetto di responsabilità.

Italiani aggrediti dalle tasse: la più inattesa sta per tornare

Laddove non funzioni neppure la minaccia di toccare il portafoglio attraverso dure sanzioni, non resta che affidarsi a una parolina senza appello: “tassa”. La tassa sul possesso dei cani potrebbe presto tornare, dopo oltre 30 anni dalla sua abrogazione.

Era il 14 agosto 1991 quando il decreto legge numero 281 pose fine all’imposta sui cani, tributo comunale italiano istituito con decreto-legge nel 1918. La tassa andava pagata con cadenza annuale, e variava in base alla tipologia dell’animale. Ora l’idea torna attuale, con l’obiettivo di coprire i costi pubblici legati alla gestione degli animali domestici.

Torna la tassa sui cani? Proprietari in allarme - Stylology.it
Torna la tassa sui cani? Proprietari in allarme – Stylology.it (Foto X)

Il dibattito corre sui social: la tassa per i padroni dei cani prende forma

Alla base la lotta al randagismo e la promozione di un senso di responsabilità tra i proprietari, ma anche la necessità di sostenere per le amministrazioni locali servizi come la pulizia urbana, la raccolta delle deiezioni e il mantenimento dei canili. Va detto che, al momento, non c’è alcun provvedimento ufficiale che va in questa direzione, in un’era, quella post Covid, in cui il ruolo affettivo degli animali domestici è cresciuto a dismisura.

Ad alimentare il dibattito, però, è stato un post pubblicato su X da un utente che ha suggerito l’introduzione di una tassa mensile per ogni cane, con importo compreso tra i 20 e i 30 euro, giustificata proprio dal contributo dato dagli animali al degrado urbano. L’idea ha diviso la platea social, ma resta il fatto che in alcune Nazioni, a partire dalla Germania, la tassa in questione è in vigore da anni. In attesa di eventuali sviluppi, il dibattito non può che spostarsi su un tema delicato, come quello dell’assenza di senso civico da parte di alcuni proprietari, che ricade sugli animali, vittime innocenti della mancanza di educazione dei padroni. Ecco perché una tassa fissa può rivelarsi più utile di una multa potenziale.