Lo chiamano il “paese che muore”: lo puoi raggiungere solo a piedi ed è uno spettacolo italiano | Pochi minuti di macchina per tuffarti in un sogno

Civita di bagnoregio

Civita di Bagnoregio (Wikipedia) - Stylology

Arroccata su uno sperone di tufo e raggiungibile solo a piedi, Civita di Bagnoregio continua ad affascinare chi cerca un angolo d’Italia sospeso nel tempo, dove ogni passo racconta una storia di fragilità e bellezza.

Definita il “paese che muore”, Civita di Bagnoregio è uno dei borghi più iconici e fotografati del Lazio. Il soprannome nasce dalla sua posizione precaria, circondata da calanchi che si sgretolano lentamente sotto l’azione del vento e delle piogge. Questo isolamento naturale, però, è anche la chiave del suo fascino: chi la visita attraversa un ponte panoramico che sembra sospeso nel vuoto, con una vista spettacolare sulla valle sottostante.

Secondo Italia.it, il borgo rappresenta una tappa imperdibile per chi ama la storia e la natura. Nonostante le dimensioni ridotte, Civita accoglie visitatori da tutto il mondo, attratti da un’atmosfera che unisce autenticità e poesia. Passeggiare tra le sue vie significa immergersi in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, ma dove ogni pietra racconta la resistenza di una comunità e il lavoro continuo di tutela del territorio.

Un borgo sospeso tra terra e cielo

Per raggiungere Civita di Bagnoregio si attraversa un lungo ponte pedonale, costruito negli anni Sessanta, che collega la frazione alla parte più moderna del comune. Il percorso, lungo circa 300 metri, richiede una breve ma intensa salita, soprattutto negli ultimi tratti. Una volta varcato l’arco d’ingresso, lo scenario cambia completamente: piazze raccolte, vicoli fioriti e affacci mozzafiato sui calanchi creano un paesaggio quasi surreale. La vista al tramonto è tra le più suggestive, quando le rocce di tufo si accendono di sfumature dorate.

Il borgo è accessibile tutto l’anno, ma i periodi migliori per la visita restano la primavera e l’autunno, quando il clima è mite e la luce esalta i colori del tufo. Durante i mesi estivi, l’afflusso turistico è più intenso e il ponte può diventare affollato nelle ore centrali della giornata. Per chi desidera un’esperienza più tranquilla, l’ideale è arrivare la mattina presto o nel tardo pomeriggio, approfittando anche del calo delle temperature.

 

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Orari, biglietti e consigli per la visita

Per accedere a Civita di Bagnoregio è previsto un biglietto d’ingresso, il cui ricavato contribuisce alla manutenzione del sito e alla protezione del fragile ambiente circostante. Gli orari variano a seconda della stagione: in genere il ponte è aperto dalle prime ore del mattino fino al tramonto, ma nei mesi estivi può restare accessibile anche in fascia serale per eventi o manifestazioni. È consigliabile verificare sempre le informazioni aggiornate presso il punto informazioni all’ingresso del ponte o sul portale turistico locale.

All’interno del borgo si trovano piccole botteghe artigiane, osterie e terrazze panoramiche dove gustare prodotti tipici della Tuscia. Camminare con scarpe comode è essenziale, poiché le stradine sono in pietra e spesso irregolari. Visitare Civita di Bagnoregio significa entrare in contatto con un patrimonio fragile ma vivo, un luogo che invita alla lentezza e al rispetto. Qui, ogni scorcio ricorda quanto sia importante preservare ciò che il tempo non ha ancora cancellato.