40€ al mese per le MAMME | INPS sblocca l’aiuto 2025 e le domande: come rientrare e non perdere il bonus

Bonus Mamme

Mamma e figli (Pexels) - Stylology

Da gennaio 2025 arriva un nuovo sostegno per le madri lavoratrici: l’INPS conferma l’avvio dell’aiuto mensile da 40 euro, pensato per alleggerire le spese familiari e sostenere la natalità.

Con il nuovo anno prende forma una misura che punta ad accompagnare le mamme nel difficile equilibrio tra lavoro e vita familiare. L’INPS ha pubblicato le istruzioni operative per accedere al contributo, che sarà riconosciuto a partire dal 2025 a una platea selezionata di lavoratrici. Il bonus mensile, pur di importo contenuto, rappresenta un segnale concreto di attenzione verso la genitorialità, in un contesto di natalità in calo e costi di gestione domestica sempre più elevati.

L’obiettivo dichiarato dell’intervento è sostenere chi lavora e allo stesso tempo si occupa dei figli, riducendo l’impatto delle spese ricorrenti. I 40 euro mensili saranno accreditati direttamente nella busta paga o sul conto corrente, a seconda della posizione lavorativa e delle modalità di erogazione definite. Si tratta di una misura complementare rispetto agli altri aiuti già in vigore, come l’Assegno Unico e il bonus asilo nido, con cui potrà convivere senza incompatibilità.

Chi potrà ricevere il contributo

Secondo quanto comunicato dall’INPS, il beneficio è destinato alle madri lavoratrici dipendenti con figli a carico, appartenenti a nuclei familiari che rispettano determinati requisiti economici. Non si tratta quindi di un bonus universale, ma di un aiuto calibrato sul reddito e sulla situazione occupazionale. La priorità andrà a chi ha contratti a tempo indeterminato o determinato in settori privati e pubblici, con ISEE inferiore alla soglia stabilita per il 2025. Restano escluse, almeno per ora, le lavoratrici autonome e le disoccupate non percettrici di altri sostegni.

La richiesta potrà essere presentata online tramite il portale dell’INPS, accedendo con le credenziali SPID, CIE o CNS. Sarà possibile indicare il proprio datore di lavoro e la modalità di accredito preferita. L’ente chiarisce che il contributo non concorre alla formazione del reddito e che verrà corrisposto per dodici mensilità, salvo modifiche future. Ogni domanda sarà soggetta a verifica automatica dei requisiti anagrafici e reddituali.

Occhio alle dimenticanze
Soldi – PxHere – Stylology.it

Come funziona la domanda e quali vantaggi concreti

La procedura, già attiva sul sito INPS, è pensata per essere semplice e rapida. Dopo l’invio della richiesta, l’ente rilascerà una ricevuta elettronica che attesta la corretta acquisizione. Entro alcune settimane sarà comunicato l’esito della valutazione e, in caso positivo, il primo pagamento potrà avvenire già entro la primavera 2025. Il contributo sarà erogato mensilmente, salvo ritardi legati alle verifiche o alla disponibilità di fondi.

Pur trattandosi di una cifra simbolica, il bonus potrà rappresentare un piccolo ma significativo sostegno alle spese familiari, dai prodotti per l’infanzia ai trasporti scolastici. L’INPS sottolinea che la misura si inserisce nel più ampio piano di politiche a favore della natalità e dell’occupazione femminile, e che l’obiettivo è rafforzare progressivamente l’importo nei prossimi anni. In un contesto di inflazione moderata e salari fermi, anche un aiuto costante e certo può contribuire a rendere più sostenibile la vita quotidiana di molte famiglie italiane.