ULTIM’ORA – Licenziato per un messaggio su WhatsApp | La Cassazione conferma, ora tremano tutti: è colpa di questa ‘parola’

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Non ci crederai, ma per colpa di WhatsApp una persona ha perso il lavoro con un licenziamento istantaneo. È intervenuta anche la Cassazione.

Tutti sono concordi nel dire che da quando è stato proposto WhatsApp il modo di comunicare sia letteralmente cambiato. Ha dato la possibilità a chi è distante geograficamente di accorciare le distanze anche con una semplice videochiamata. Il tutto è partito da un’idea di due ex dipendenti della Yahoo che decisero di mettere da parte i propri risparmi.

All’inizio avevano inviato una candidatura a Facebook per poter entrare a far parte del team, però il loro curriculum vitae fu scartato. Non si persero d’animo e insieme gettarono le basi di un progetto, ma mai avrebbero immaginato di ottenere un successo a dir poco planetario.

Una grande soddisfazione si ottenne nel 2014 quando Facebook acquistò WhatsApp e si diffuse ancor di più a macchia d’olio. Infatti oggi è impossibile pensare di non poter sfruttare la potenzialità di WhatsApp, senza sminuire i degni rivali Telegram e Instagram.

Proprio per accattivare sempre più gli utenti social, gli alti vertici di WhatsApp spesso propongono delle novità e tra queste c’è quella di segnare un numero non presente in rubrica direttamente dall’app di comunicazione. Tuttavia ogni cosa ha sempre un lato negativo e sul sito madonielive.com è spiegato tutto alla lettera.

Attenzione a WhatsApp, rischi il licenziamento

Spesso capita che al lavoro qualcuno si possa distrarre con il proprio dispositivo cellulare. C’è chi lo utilizza durante le pause o in casi di estrema necessità, ma sempre con il consenso dei datori di lavoro. Per esempio, può capitare di inviare un messaggio proprio al datore di lavoro per aggiornare sulle proprie condizioni di salute.

Non ci crederai, ma una persona ha dovuto fare i conti con la legge perché è stato licenziato per questo motivo. Il datore di lavoro non avrebbe tollerato il gesto, dunque non ne ha voluto sapere ed è ricorso alle maniere forti. È stata coinvolta la Corte di Cassazione, la quale è stata chiara sull’argomento.

Dipendente licenziato - Stylology.it
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Assenza di valore legale, devi inviare altro al datore di lavoro

Il lavoratore in questione avrebbe informato il datore di lavoro della propria situazione salutare e della patologia di cui soffre, ma è doveroso riferire che un messaggio non ha alcun valore. In questi casi occorre la documentazione idonea per dichiarare da non idoneità a presentarsi a lavoro.

La Corte di Cassazione con la sentenza 26956/2025 ha rigettato il ricorso del lavoratore in terapia di emodialisi ed è stato anche condannato a pagamento delle spese legali. In sintesi, i messaggi su WhatsApp non hanno alcun valore medico legale.