Superbonus e bonus casa 2025 | aliquote, scadenze e cessione del credito; l’errore che fa saltare la detrazione

Bonus casa - Stylology
Il Superbonus e gli altri incentivi per la casa continuano anche nel 2025, ma con aliquote ridotte, regole più stringenti e divieti sulla cessione del credito. Ecco cosa cambia e l’errore che può farti perdere tutto.
Il 2025 segna una nuova fase per i bonus edilizi, in particolare per il Superbonus, che passa ufficialmente all’aliquota del 70 per cento. La misura resta attiva solo per i cantieri avviati entro fine 2023 e per i condomìni che avevano depositato la CILAS entro quella data. Per gli interventi effettuati su villette o unifamiliari, il Superbonus è scaduto a fine 2023, salvo lavori già in corso con SAL (Stato Avanzamento Lavori) almeno al 30 per cento al 30 settembre 2022.
Restano in vigore anche nel 2025 gli altri bonus casa ordinari, come il Bonus Ristrutturazioni (50 per cento), l’Ecobonus (dal 50 al 65 per cento), il Bonus Mobili (fino a 5.000 euro) e il Sismabonus. Ma cambiano le regole per fruire delle detrazioni, in particolare per quanto riguarda la cessione del credito e lo sconto in fattura.
Aliquote aggiornate e stop alla cessione per molti interventi
Il Superbonus al 70 per cento vale solo per spese sostenute nel 2025 da soggetti già ammessi alla detrazione piena. Nel 2026 l’aliquota scenderà al 65 per cento, equiparandosi agli altri incentivi esistenti. Per i nuovi interventi, resta disponibile solo il Bonus Ristrutturazioni con detrazione al 50 per cento, da spalmare in 10 anni.
La possibilità di cedere il credito o richiedere lo sconto in fattura è stata quasi totalmente bloccata. È ammessa solo in casi specifici previsti dalla legge, come per IACP, Onlus, enti del terzo settore o in caso di lavori già avviati con opzione comunicata all’Agenzia delle Entrate entro il termine stabilito. Per la maggior parte dei contribuenti, resta solo la detrazione diretta in dichiarazione dei redditi.

Il dettaglio che fa saltare tutta la detrazione
L’errore più grave che può compromettere la fruizione del bonus è la mancata congruità delle spese rispetto ai massimali previsti per ogni tipologia di intervento. Senza l’asseverazione del tecnico abilitato, che attesti il rispetto dei requisiti tecnici e la congruità dei costi, la detrazione non è ammessa.
Un altro errore comune è la mancata comunicazione all’ENEA, obbligatoria per Ecobonus e Bonus Ristrutturazioni in ambito energetico. Anche il pagamento non tracciabile o la fattura senza indicazione del bonus comportano la perdita del diritto al beneficio fiscale. Basta una svista formale per vedere annullata una detrazione da migliaia di euro.
Nel 2025 i bonus casa restano un’opportunità interessante, ma solo per chi rispetta ogni regola tecnica e fiscale. Aggiornarsi sulle nuove aliquote e consultare professionisti esperti è essenziale per evitare brutte sorprese. La convenienza resta, ma il margine d’errore è sempre più ristretto.