SOCIAL CARD “DEDICATA A TE” | nuova ricarica, importi e negozi; la voce sullo scontrino che pochi notano

Carta dedicata a te pos (Pexels) - Stylology
La Social Card “Dedicata a te” viene ricaricata anche nel 2025 con nuovi importi. Ma c’è un dettaglio sullo scontrino che molti ignorano e che può fare la differenza nei controlli.
La carta “Dedicata a te” è un’iniziativa del Governo per sostenere le famiglie con ISEE basso nei costi della spesa alimentare, carburante e beni di prima necessità. Introdotta nel 2023, viene confermata anche per il 2025 con nuove ricariche automatiche a favore di chi ha già beneficiato della misura e rispetta i requisiti aggiornati.
L’importo caricato è di circa 460 euro una tantum, destinato all’acquisto di generi alimentari, prodotti per l’igiene e carburanti. Il bonus viene erogato tramite una carta elettronica prepagata fornita da Poste Italiane, utilizzabile solo in esercizi convenzionati.
Chi riceve la carta e dove si può usare
La social card è assegnata automaticamente ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro, che non ricevono altri contributi simili come il Reddito di cittadinanza o l’Assegno di inclusione. La selezione avviene in automatico tramite l’INPS e l’Anagrafe tributaria, senza necessità di fare domanda.
Le famiglie beneficiarie ricevono una comunicazione dal Comune o una lettera da Poste con le istruzioni per ritirare la carta attiva. Può essere usata solo in negozi convenzionati, come supermercati, farmacie, parafarmacie, distributori aderenti e negozi di alimentari locali. È vietato l’uso online o per prelievi in contanti.

La voce sullo scontrino da controllare e come evitare blocchi
Ogni acquisto effettuato con la Social Card viene registrato con una voce specifica sullo scontrino, solitamente indicata come “pagamento carta dedicata a te” o codice transazione associato. Questo serve per tracciare l’uso corretto del contributo ed evitare abusi.
Alcuni utenti hanno segnalato difficoltà nei pagamenti in negozi che, pur accettando la carta, non aggiornano correttamente i terminali. In questi casi è bene segnalare subito il problema all’assistenza clienti PostePay o informare il Comune. Se il sistema rileva usi anomali, la carta può essere sospesa per controlli.
È importante anche non superare il limite massimo per singolo acquisto previsto da alcuni esercizi, per evitare rifiuti alla cassa. Lo scontrino va sempre conservato, perché in caso di errore o contestazione può essere l’unica prova della spesa effettuata correttamente.
Nel 2025 la misura resta un aiuto concreto per migliaia di famiglie italiane, ma richiede attenzione e uso corretto. Controllare ogni voce dello scontrino e rispettare le regole d’uso è fondamentale per mantenere il beneficio e non incorrere in blocchi o revoche improvvise.