Napoli non più, il CAFFÈ più BUONO d’Italia lo bevi solo in questa cittadina del Nord | È tutto vero, la qualità è superlativa

Caffè

Caffè - pexels - stylology

Crolla un iconico mito. Il caffè più buono d’Italia, e volendo anche nel mondo, non è più a Napoli. Lo bevi solo al Nord Italia.

Il caffè, a Napoli, è più di una semplice bevanda: è un rito, una tradizione, un simbolo di ospitalità e cultura. Per generazioni, il capoluogo campano è stato universalmente riconosciuto come la capitale indiscussa del buon caffè italiano.

Un primato fondato su una sapiente miscela di tostatura, macinatura e arte della preparazione che rende ogni tazza un’esperienza sensoriale inconfondibile, da gustare rigorosamente al banco, per un’immersione completa nella vita della città. Per qualcuno il segreto risiederebbe addirittura nell’acqua. Tant’è.

La reputazione napoletana deriva dalla cura maniacale nella scelta dei chicchi, spesso da diverse origini, e da un processo di tostatura scuro che conferisce al caffè quel corpo denso, quella crema vellutata e quel sapore intenso e avvolgente, con note quasi cioccolatose, che lo ha reso famoso nel mondo.

Ogni tazzina servita nei bar storici di Napoli racchiude un pezzo di storia e di passione, un’eredità tramandata di generazione in generazione, capace di incantare palati sopraffini. Il bicchiere d’acqua che accompagna la bevuta di un caffè, a Napoli è automatica.

Un’eccellenza

Non è un caso che l’espressione “prendere un caffè a Napoli” sia diventata sinonimo di gustare un’eccellenza, un vero e proprio standard di riferimento per gli amanti della caffeina. Anche oggi, passeggiando per le vie del centro storico, è facile imbattersi in piccole torrefazioni artigianali e bar che continuano a custodire gelosamente i segreti di questa tradizione secolare, attirando turisti e intenditori da ogni dove, tutti alla ricerca del perfetto espresso napoletano.

Tuttavia, il panorama del caffè in Italia è dinamico e in continua evoluzione, e la ricerca della qualità non è un’esclusiva di una singola regione. Negli ultimi anni, l’attenzione alla filiera, alla sostenibilità e all’innovazione nella preparazione ha portato alla ribalta nuove realtà e centri di eccellenza inaspettati.

Caffè verde
Caffè verde – pexels – stylology

Un vanto italiano

A livello mondiale, i maggiori produttori di caffè verde, ovvero i chicchi non ancora tostati, sono il Brasile, leader indiscusso per volumi, seguito da Vietnam, Colombia ed Etiopia, quest’ultima considerata la culla del caffè e rinomata per le sue varietà pregiate. Questi paesi forniscono la materia prima che, attraverso processi di trasformazione, diventa la bevanda che amiamo, ma è la sapienza italiana a trasformarla in arte.

Ecco, tra le eccellenze che hanno conquistato il mercato globale, spicca indubbiamente Illy, un nome che evoca qualità e innovazione nel mondo del caffè. L’azienda friulana, con una storia di quasi un secolo, ha la sua sede principale a Trieste, una città polo nevralgico per l’importazione e la lavorazione dei migliori chicchi. Qui, lontano dai vicoli napoletani, si cela il segreto del caffè “più buono” d’Italia. Così è… se vi pare.