“Mi dispiace, devo multarla”: scatta il divieto assoluto per chi non ha questo adesivo in auto | Migliaia di sanzioni in 24 ore

Codice della Strada - ansa - stylology

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Stangata in arrivo per chi non ha o non esibisce questo adesivo nella propria auto. Scatta addirittura il divieto di circolazione.

La sicurezza stradale sempre più al centro del dibattito nazionale. Ormai da quasi un anno l’upgrade fortemente voluto dal Ministro Salvini è realtà, fa parte di un percorso governativo di modifica che mira a un deciso giro di vite sulle infrazioni più comuni, spesso radice di incidenti gravi e, peggio ancora, fatali.

La ratio è chiara, almeno nel suo concept: inasprire le sanzioni e introdurre misure più severe per contrastare quelle abitudini di guida imprudenti o, più semplicemente, derivanti da distrazione evitabile.

L’obiettivo primario è tutelare la vita degli utenti della strada e abbassare drasticamente le statistiche degli sinistri. Le nuove norme puntano il dito contro l’uso improprio dei dispositivi elettronici durante la guida, uno dei fattori di rischio maggiormente in crescita negli ultimi anni.

A prescindere o meno dalle misure adottate, l’attenzione si focalizza anche sull’eccesso di velocità nelle aree urbane e sulle manovre azzardate. Sopensioni della patente più rapide e sanzioni pecuniarie sensibilmente più elevate per i recidivi o per chi commette infrazioni particolarmente pericolose. La tolleranza verso i comportamenti sconsiderati sembra essere giunta al capolinea, riflettendo una volontà politica di cambiamento culturale al volante.

Un tentativo di prevenzione

L’inasprimento normativo non è solo una risposta agli incidenti, ma un tentativo di prevenzione a largo spettro. L’impatto di un banale SMS o di una distrazione momentanea può avere conseguenze irreparabili, e il legislatore intende ribadirlo con forza.

Le Forze dell’Ordine saranno dotate di strumenti più efficaci per il controllo e la verifica delle infrazioni, con l’intento di garantire una maggiore aderenza alle regole. Ci si attende un impatto significativo sulla percezione del rischio da parte degli automobilisti.

auto ecologica - ansa - stulology
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Parola d’ordine: sostenibilità ambientale

Tuttavia, le novità non si fermano solo al comportamento di guida. L’attenzione verso la sostenibilità ambientale sta portando a una ridefinizione degli accessi nei centri urbani. In Italia sta prendendo piede, seppur con ritmi diversi, il concetto di ZBE, ossia di Zone a Basse Emissioni. In questo contesto i vincoli non sono più legati solo all’orario, ma alla tipologia e alla classe ambientale del veicolo utilizzato. L’accesso alle ZBE è consentito solo ai veicoli considerati “poco inquinanti” e, in molti casi, la conformità deve essere dimostrata attraverso un sistema specifico: un adesivo visibile sul parabrezza, che certifichi l’idoneità ambientale del mezzo.

La mancata esposizione di tale contrassegno, pur se l’auto rispetta i parametri, comporta una sanzione amministrativa salata, con multe che oscillano tra i 68 e i 180 euro. A Bolzano la norma già esiste. A Milano, Bologna e Firenze, sono in fase di aggiornamento delle rispettive Zone a Traffico Limitato (ZTL) per integrarvi i filtri ambientali previsti dalle ZBE.