Irpef 2025 aggiornata | scaglioni, detrazioni ed esempi pratici; la voce che abbassa l’imposta

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Nel 2025 l’IRPEF cambia ancora: nuove aliquote, detrazioni rimodulate e calcolo semplificato. Ecco cosa sapere e la voce che ti fa pagare meno tasse senza accorgertene.

La riforma fiscale avviata nel 2022 prosegue anche nel 2025 con un ulteriore riordino dell’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Il nuovo assetto conferma il modello a tre scaglioni, con alcune novità sulle detrazioni da lavoro dipendente e su specifiche deduzioni che impattano sull’imposta netta.

L’obiettivo è alleggerire la pressione fiscale sui redditi medio-bassi e semplificare il sistema, riducendo il numero di scaglioni e armonizzando le soglie. A beneficiarne saranno soprattutto i contribuenti con redditi compresi tra 15.000 e 50.000 euro.

Aliquote IRPEF 2025 e detrazioni applicabili

Gli scaglioni dell’imposta sul reddito per il 2025 risultano così aggiornati: il primo riguarda i redditi fino a 28.000 euro, tassati con l’aliquota del 23 per cento. Il secondo va da 28.001 a 50.000 euro, con aliquota al 35 per cento. Sopra questa soglia si applica l’aliquota massima del 43 per cento.

Le detrazioni per lavoro dipendente e pensionati sono state ritoccate per compensare la perdita dovuta all’accorpamento dei primi due scaglioni. È stata potenziata la no tax area per i redditi fino a 8.500 euro per i dipendenti e fino a 8.500 anche per i pensionati, rendendo nullo il prelievo fiscale sotto questa soglia.

Restano in vigore le detrazioni per carichi familiari, per spese sanitarie, scolastiche, affitti e mutui prima casa, che concorrono a ridurre l’imposta dovuta. Il calcolo tiene conto anche del cosiddetto trattamento integrativo, ex bonus Renzi, per i redditi fino a 15.000 euro, ampliato per chi ha detrazioni superiori all’imposta lorda.

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Irpef 2025 – Stylology

Esempi pratici e la voce che molti ignorano

Un lavoratore dipendente con reddito annuo di 22.000 euro, con un figlio a carico e detrazioni per affitto, pagherà un’IRPEF netta molto più bassa rispetto al 2023. La presenza di oneri deducibili come versamenti previdenziali, spese mediche o contributi alla previdenza complementare può ulteriormente abbattere l’imponibile.

Proprio i contributi versati a fondi pensione o a casse professionali rappresentano la voce spesso trascurata che consente una deduzione diretta dal reddito complessivo, riducendo in modo significativo l’imposta lorda. Anche le spese per assistenza ai familiari disabili o le donazioni a enti del terzo settore possono incidere in misura rilevante.

Conoscere bene la nuova struttura dell’IRPEF 2025 permette di pianificare le spese ammesse alla detrazione e verificare in dichiarazione ogni voce utile a ridurre l’imposta. Basta una dichiarazione ben compilata per ottenere centinaia di euro di risparmio fiscale legittimo.