Il Governo lo ha fatto davvero: CANCELLATO Bollo Auto ma arriva una nuova tassa | Ben 4.000 € che dovremo pagare tutti

Auto d'epoca

Auto d'epoca - pexels - stylology

In arrivo l’ennesima tassa che va a gravare sulle casse dei cittadini. Niente più bolle auto, ma è gioia effimera. Vanagloria.

La crisi economica e l’inflazione che, come la più tagliente Spada di Damocle, risiede sopra la testa dei cittadini, ha già messo in ginocchio diversi italiani. L’aumento dei prezzi anche nel mondo dell’automotive ne ha costretti altrettanti a rinunciare alla loro auto.

Molte famiglie italiane sono costrette a rivedere drasticamente le proprie priorità di spesa. L’aumento dei costi ha toccato ogni settore, e il mondo dell’automotive non fa eccezione, con prezzi di listino del nuovo che sono schizzati alle stelle in modo vertiginoso.

Una situazione in molti casi insostenibile. Che ha di fatto costretto molti cittadini a rinunciare all’acquisto di un veicolo nuovo, rifugiandosi altrove. Dove? Nel mercato dell’usato, che sta vivendo un momento di fervore senza precedenti, con transazioni che superano di gran lunga quelle del nuovo.

Pur di non privarsi di un mezzo di trasporto essenziale per gli spostamenti quotidiani e lavorativi, molti italiani hanno dovuto ripiegare su soluzioni più economiche. La ricerca di veicoli di seconda mano, spesso più datati ma funzionali, è diventata la norma.

Una direzione segnata

Le motivazioni sono chiare e legate al puro risparmio: il costo iniziale più basso, unito alla speranza di poter contenere le spese accessorie, spinge verso questa direzione. È un chiaro segnale che il potere d’acquisto è drasticamente diminuito, e l’auto sta tornando a essere percepita come un bene di lusso, o, nel migliore dei casi, un investimento da centellinare.

In questo clima di forte tensione sociale e difficoltà finanziarie diffuse, il Governo sembra aver colto la necessità di intervenire con misure concrete per alleggerire il carico fiscale sui cittadini. L’attesa e, per molti versi, sorprendente notizia è che il famigerato Bollo Auto, da sempre percepito come una delle tasse più odiate e vessatorie, sarà cancellato.

auto elettrica - pexels - stylology
auto elettrica – pexels – stylology

Agevolazione fa rima con imposizione

Tuttavia, come spesso accade nel panorama fiscale italiano, dietro a un’agevolazione si cela inevitabilmente una nuova imposizione, destinata a sostituire e, in alcuni casi, superare in onerosità quella appena eliminata. E così è stato.

L’abolizione del bollo auto non significa una riduzione del gettito per le casse dello Stato. Al suo posto, infatti, si profila l’introduzione di una nuova Tassa di Possesso. Mantiene una caratteristica che da sempre ha suscitato malcontento: è una tassa sul possesso del mezzo e in quanto tale deve essere pagata ogni anno, senza possibilità di scampo. La logica è brutale nella sua semplicità: non importa quanto si utilizzi l’auto. Anche se il veicolo rimane fermo in garage per mesi, o addirittura non tocca l’asfalto per l’intero anno solare, l’obbligo di versamento rimane invariato. Un autentico salasso da circa 4000 euro l’anno.