Fermo auto, BASTA pagare | Ora puoi liberarla GRATIS in pochi click, i vigili ti daranno ragione

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automobile - depositphotos - stylology

Spunta una norma particolare che regala una svolta nel fermo auto. Ecco cosa si deve fare, bastano pochi click.

Molti cittadini ne sanno qualcosa, sono ferratissimi in materia. Il fermo amministrativo è un atto con cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione o altri enti competenti (come Comuni e Regioni) bloccano un veicolo iscritto al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) per recuperare crediti non pagati. Quali?

Multe stradali, TARI, IMU, o il mancato versamento del bollo auto. È una misura cautelare che impedisce al proprietario di utilizzare il mezzo. Il provvedimento scatta quando il contribuente, dopo aver ricevuto la cartella esattoriale e il successivo preavviso di fermo, non salda il debito entro i termini stabiliti.

Generalmente il fermo auto scatta dopo 60 giorni dalla notifica della cartella. Una volta iscritto, il fermo rende l’auto non idonea alla circolazione, e il suo utilizzo su strada comporta una pesante sanzione che può portare al sequestro del veicolo.

Per sollevare il fermo, il debitore deve saldare integralmente la somma dovuta, comprensiva di interessi e sanzioni, oppure ottenere una rateizzazione del debito. In caso di rateizzazione, il fermo viene sospeso, permettendo l’uso del mezzo, ma la cancellazione definitiva avviene solo dopo il versamento dell’ultima rata e il rilascio del provvedimento di revoca da parte dell’ente di riscossione.

Quel maledetto costo aggiuntivo

Fino a poco tempo fa, l’iter per la cancellazione del fermo prevedeva un costo fisso aggiuntivo per l’automobilista, rappresentato dal versamento di un’imposta di bollo pari a 32 euro da pagare presso il PRA per la registrazione della revoca.

A questo si potevano sommare gli oneri di intermediazione se ci si avvaleva di agenzie di pratiche auto o delegazioni ACI, aumentando la spesa. E qui arriva la grande novità che semplifica la vita di milioni di cittadini.

Bollo
Bollo – pexels – stylology

Finalmente si risparmia

Ebbene, questo fardello da 32 euro non è più dovuto. Molti non lo sanno, ma la cancellazione del fermo amministrativo è stata resa esente da ogni tributo e diritto grazie a una specifica norma già introdotta dalla Legge di Bilancio 2020 (Art. 1, comma 809, L. 160/2019). Meglio tardi che mai.

Nonostante la norma sia in vigore da anni, l’applicazione concreta è stata rallentata da ritardi e da un iter burocratico “nevrotico”. Oggi, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, dopo il saldo integrale, trasmette la revoca al PRA in modalità telematica, rendendo la cancellazione gratuita e automatica. Dunque, non c’è più bisogno di versare l’imposta di bollo al PRA: la tua auto è libera in pochi click e senza costi aggiuntivi.