Canone RAI tornato a 90 € l’anno | cosa cambia e chi può evitarlo : attenzione alla scadenza
Canone Rai (Ansa) - Stylology
Dal 2025 il canone RAI torna alla quota annuale di 90 euro, ma non tutti saranno obbligati a pagarlo. Ecco le nuove regole e i casi di esenzione da conoscere prima della scadenza.
Con l’avvicinarsi del nuovo anno, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che il canone RAI tornerà alla cifra standard di 90 euro, dopo la riduzione temporanea introdotta negli ultimi due anni. La misura riporta l’imposta televisiva ai livelli precedenti, segnando un cambiamento importante per milioni di famiglie italiane che la pagano direttamente nella bolletta elettrica.
Il canone continuerà a essere riscosso attraverso le utenze domestiche, ma con alcune novità operative che mirano a rendere il sistema più trasparente e coerente con la normativa europea. Secondo quanto comunicato da canone.rai.it e dall’Agenzia delle Entrate, resteranno valide le esenzioni per determinate categorie di cittadini, mentre sono in arrivo controlli più rigorosi sulle dichiarazioni di non detenzione.
Le novità del 2025 e il ritorno alla tariffa piena
Il ritorno alla quota di 90 euro è legato alla decisione di eliminare la riduzione straordinaria introdotta nel 2023 come misura temporanea di alleggerimento fiscale. Dal 1° gennaio 2025, quindi, la tariffa tornerà al valore originario, distribuita in dieci rate mensili da 9 euro, addebitate direttamente sulle fatture dell’energia elettrica. Chi non dispone di un’utenza domestica attiva dovrà invece effettuare il versamento tramite modello F24.
La riscossione automatica resta lo strumento principale per garantire la copertura del servizio pubblico radiotelevisivo. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato un maggiore incrocio dei dati tra fornitori di energia e contribuenti per evitare doppie imposizioni o omissioni. In caso di dichiarazioni irregolari o mancati pagamenti, sono previste sanzioni amministrative e il recupero delle somme dovute con interessi.

Chi è esente e come presentare la richiesta
Non tutti dovranno pagare il canone. Restano esentati gli anziani con più di 75 anni e reddito familiare inferiore a 8.000 euro, i militari stranieri e il personale diplomatico. Anche chi non possiede alcun apparecchio in grado di ricevere il segnale televisivo può chiedere l’esonero, presentando la dichiarazione di non detenzione entro il 31 gennaio 2025. La procedura è interamente digitale, tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, ma può essere inviata anche per raccomandata.
È importante rispettare la scadenza: chi non presenta la richiesta nei termini sarà automaticamente considerato tenuto al pagamento. Immobiliare.it segnala inoltre che, in caso di immobili non abitati o seconde case senza televisore, la dichiarazione va ripetuta ogni anno per confermare l’esenzione. Controllare la propria posizione in tempo è fondamentale per evitare addebiti non dovuti e ricevere eventuali rimborsi, se spettanti.