BOLLO AUTO E ESENZIONI REGIONALI | chi non paga davvero nel 2025; il documento che devi stampare

Bollo auto

Bollo auto (Freepik) - Stylology

Nel 2025 alcune categorie di automobilisti non dovranno pagare il bollo auto, ma la regola cambia da Regione a Regione. Attenzione: per ottenere l’esenzione serve un documento preciso da stampare.

Il bollo auto è una tassa regionale, e proprio per questo ogni Regione ha la possibilità di applicare esenzioni, riduzioni o agevolazioni diverse. Nel 2025 queste differenze sono ancora più marcate, con novità che riguardano auto ibride, elettriche, storiche, per disabili e famiglie con ISEE basso.

Chi non si informa correttamente rischia di pagare quando potrebbe evitare la spesa. Molte esenzioni non vengono applicate in automatico: serve una comunicazione ufficiale, spesso accompagnata da un modulo da scaricare, compilare e consegnare o inviare per via telematica.

Chi è esente nel 2025 e dove: la mappa delle agevolazioni

In Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, ad esempio, le auto elettriche sono totalmente esentate dal pagamento del bollo per 5 anni o a tempo indeterminato. Molte Regioni applicano la stessa agevolazione anche ai veicoli ibridi, ma solo per determinati modelli e classi di emissioni.

Le auto storiche con almeno 20 anni e iscritte in registri riconosciuti possono godere di una riduzione del 50% o anche dell’esenzione totale, a seconda del territorio. Per i disabili con riconoscimento legge 104, l’esenzione è valida su tutto il territorio nazionale, ma richiede la presentazione della documentazione ogni volta che cambia il veicolo.

Bollo auto
Bollo auto (Freepik) – Stylology

Il modulo da stampare e inviare: quando è obbligatorio

Molti contribuenti non sanno che per usufruire dell’esenzione o della riduzione del bollo, è spesso necessario scaricare un modulo regionale dal sito dell’ente (Regione o ACI), compilarlo con i dati del veicolo e allegare la documentazione richiesta (carta di circolazione, certificato disabilità, ISEE, ecc.).

Questo documento va poi inviato per PEC, caricato su portali online dedicati, oppure consegnato fisicamente agli uffici ACI o Agenzie delle Entrate-Riscossione convenzionate. In assenza di questa procedura, l’esenzione non viene riconosciuta e l’automobilista riceve comunque l’avviso di pagamento.

Chi ha dubbi può rivolgersi agli URP delle Regioni o ai centri ACI, che offrono assistenza gratuita. In molti casi, è possibile delegare la procedura a un CAF o a un’agenzia di pratiche auto.

Il consiglio è quello di informarsi sul sito ufficiale della propria Regione entro il primo trimestre dell’anno, periodo in cui vengono aggiornate le tabelle con i requisiti. Stampare e conservare la ricevuta di invio o protocollazione è fondamentale per dimostrare di aver richiesto l’agevolazione nei termini previsti.

Nel 2025 risparmiare sul bollo auto è possibile, ma solo se si conoscono le regole aggiornate e si agisce per tempo. Un solo modulo può fare la differenza tra pagare e non pagare centinaia di euro.