Abbonamenti del trasporto pubblico scontati | chi ottiene il rimborso e come richiederlo; la voce sullo scontrino da tenere

Abbonamenti trasporto pubblico

Abbonamenti trasporto pubblico (Pexels) - Stylology

Gli abbonamenti ai mezzi pubblici possono essere rimborsati o detraibili: ecco chi ha diritto allo sconto e il dettaglio sullo scontrino che fa la differenza con il Fisco.

Nel 2025 sono confermate le agevolazioni fiscali per gli abbonamenti al trasporto pubblico, sia urbano che extraurbano. I cittadini che acquistano un abbonamento annuale o mensile per autobus, metro, tram o treni regionali, possono beneficiare di una detrazione IRPEF del 19% fino a un massimo di 250 euro di spesa annua.

In pratica, il massimo rimborsabile tramite la dichiarazione dei redditi è pari a 47,50 euro l’anno. Il bonus non richiede ISEE o requisiti specifici: spetta a tutti i contribuenti che acquistano abbonamenti intestati a sé o a familiari a carico.

Chi ha diritto e come funziona la detrazione

Hanno diritto alla detrazione tutti i cittadini residenti in Italia che effettuano pagamenti tracciabili per abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Sono validi anche gli abbonamenti scolastici e universitari, purché intestati a un familiare fiscalmente a carico.

La detrazione può essere richiesta nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi PF), indicando l’importo nella sezione “oneri detraibili”. È importante che la spesa sia stata effettuata con carta, bancomat o bonifico: i pagamenti in contanti non sono ammessi.

Mezzi pubblici
Mezzi pubblici (Pexels) – Stylology

La voce sullo scontrino da controllare e conservare

Per ottenere il rimborso fiscale è essenziale conservare il documento d’acquisto, che può essere lo scontrino fiscale, la ricevuta online o la fattura emessa al momento dell’acquisto. Il documento deve riportare chiaramente: nome dell’intestatario, periodo di validità dell’abbonamento, importo pagato e modalità di pagamento.

Molti scontrini stampati da distributori automatici non indicano tutti i dati necessari. In questi casi è consigliabile richiedere la ricevuta completa presso le biglietterie o online. Se manca il nome dell’intestatario o la modalità di pagamento, la spesa non sarà detraibile.

Alcune aziende di trasporto offrono anche un riepilogo annuale scaricabile da app o sito web, utile in fase di dichiarazione. Conservare tutto è fondamentale: in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, serve dimostrare la spesa in modo completo e tracciabile.

La detrazione per gli abbonamenti ai mezzi pubblici è un’opportunità semplice ma spesso ignorata. Basta uno scontrino fatto bene per recuperare parte delle spese di viaggio nella prossima dichiarazione dei redditi.