ULTIM’ORA – Scuole CHIUSE in Italia | Vale per ogni ordine e grado, famiglie in preda alla disperazione

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Scuole chiuse - Fonte @radiogold_news - Styololgy.it

Incredibile, ma vero! Molte scuole resteranno chiuse quest’anno scolastico. I genitori si stanno ribellando per la decisione presa.

Finalmente la scuola ha avuto inizio in tutte le regioni italiane. La maggior parte (Abruzzo, Basilicata, campagna, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria) ha aperto le porte agli studenti il 15 settembre mentre a Bolzano l’8 settembre. In Piemonte, Trentino, Veneto e Valle d’Aosta il 10 settembre, nel Friuli Venezia Giulia l’11, in Lombardia il 12 settembre e infine in Puglia e Calabria il 16 settembre.

Le regioni hanno l’autonomia di stabilire il proprio calendario scolastico ed è ciò che determina le differenze di date tra le varie zone in Italia. Sicuramente tutte le scuole dovranno tener conto di nuove leggi introdotte per affrontare il nuovo anno scolastico. Un esempio? Il divieto assoluto di utilizzare il dispositivo cellulare durante le attività didattiche.

Dato che i ragazzi vivono in simbiosi con esso, gli alti vertici hanno deciso di ricorrere alle maniere forti per fare in modo che l’attenzione non cadi nel pieno svolgimento delle lezioni. Poi c’è una riforma del voto di condotta con il rischio di bocciatura e sospensioni formative e anche nuove disposizioni sull’abbigliamento.

Inoltre molti dirigenti scolastici hanno deciso di introdurre un’altra novità che non è stata gradita da moltissimi genitori. In realtà è riportato il tutto nel PTOF (Piano triennale dell’offerta formativa), la carta d’identità della scuola che viene consegnata ai genitori degli studenti che decidono di iscriversi.

Gli studenti non torneranno tra i banchi

Il PTOF è uno strumento di comunicazione tra la scuola e la famiglia, in quanto viene presentata l’offerta formativa prevista per gli allievi. Secondo quanto riportato dalla Legge 107/2015, il documento può essere rivisto ogni anno entro la fine di ottobre ed è possibile inserire qualche modifica.

Una modifica potrebbe essere la definizione dell’orario settimanale, sicuramente una componente importante dell’organizzazione didattica. Ovviamente si tratta di un qualcosa che ha messo a confronto il Collegio docenti e il Consiglio d’istituto. In un secondo momento vengono coinvolte le famiglie, anche se possono esprimere un parere senza che abbia un carattere vincolante.

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In corso d’anno delle novità: pareri discordanti

In questo caso si sta parlando della settimana corta, ovvero la settimana che inizia il lunedì e termina il venerdì. Ciò significa che la campanella finale suonerà qualche ora dopo per recuperare le lezioni del sabato. Molte scuole italiane resteranno chiuse nel weekend per la gioia di molti allievi.

Purtroppo non tutti i genitori sono entusiasti di questa novità perché chi va al lavoro avrà sicuramente le difficoltà a occuparsi anche dei figli che restano a casa.