ULTIM’ORA ORA LEGALE: anticipato il cambio dell’orario: andremo a dormire come i preti

Tramonto d'agosto: l'estate è agli sgoccioli - Stylology.it (Foto X)
Il famoso spostamento avanti e indietro delle lancette due volte l’anno non smette di far discutere: ecco l’ultima novità.
Chi l’ha detto che l’estate finisce nell’ultima decade di settembre? Dal punto di vista astronomico è così, con quel giorno “ballerino” che serve solo a far soffrire chi fa una fatica incredibile a dire arrivederci alla bella stagione.
Nella sostanza, però, il periodo estivo si conclude ben prima rispetto a quanto non dica il calendario. Così come l’inizio della stagione calda non coincide certo con il 21-22 giugno, come abbiamo ben appreso una novantina di giorni fa.
Quest’anno, infatti, il caldo è scoppiato in anticipo, quando si era ancora nominalmente in primavera, mentre è più raro che il clima autunnale si insedi prima della fine di settembre.
Sono però altri i segnali che introducono l’avvicendarsi delle stagioni. Uno su tutti l’orario del tramonto, che in verità tende ad anticipare lentamente proprio dal giorno del solstizio d’estate.
Quei ‘segnali’ che l’estate è proprio finita
Ad accorgersene però si inizia solo ad agosto inoltrato, quando la luce del sole ci saluta già prima delle 20, molto prima di quanto accadeva durante le calde giornate di luglio. Un altro “termometro” esemplare è dato dal cambio dell’ora, con la staffetta tra legale e solare.
La convenzione di spostare l’orario avanti di un’ora per sfruttare meglio l’irradiazione del sole durante il periodo estivo, appunto l’ora legale, e poi di riportarla indietro a fine ottobre, è da anni oggetto di discussione, tra favorevoli e contrari. In Italia è entrata in vigore già nel 1916 e a dispetto delle voci cicliche sulla sua possibile abolizione non si scorgono all’orizzonte concreti segnali a riguardo. Del resto il risparmio di energia elettrica è notevole e si sa quanto di questi tempi questo sia un argomento sensibile e da non sottovalutare.

Rivoluzione ora solare: dal 2025 cambia tutto
Anche nel 2025, quindi, dovremo prepararci a mettere mano per la seconda volta ai nostri orologi, dopo averlo fatto alla fine di marzo per “restituire” quell’ora di sonno che ci era stata “prestata” a fine ottobre. Da questo punto di vista tanto di guadagnato, perché con i primi freddi riposarsi un po’ di più non dispiacerà di certo, al netto delle solite conseguenze.
Spostare indietro le lancette può infatti determinare scompensi di non poco conto ai bioritmi di molte persone, alle quali peraltro il calendario 2025 ha riservato una brutta sorpresa. Come sempre, infatti, l’ora solare entrerà in vigore nella notte tra l’ultimo sabato e l’ultima domenica di ottobre, che quest’anno cadrà con un giorno di anticipo rispetto al 2024. Non più il 27, quindi, bensì il 26 ottobre. Ventiquattro ore in più che non dovremo “dare indietro” a marzo. Save the date.