Ultim’ora – La Campania CANCELLA una città dalla sua cartina | Addio per sempre alla stella della regione, gli abitanti se ne vanno in Molise

Località fantasma - Fonte @nicolscirillo_ - Stylology.it
Esiste in Campania un borgo che potresti non conoscere perché non ne hai mai sentito parlare. In realtà è un museo a cielo aperto.
La Campania è una delle regioni più apprezzate dell’Italia per ciò che può offrire, dal patrimonio artistico-culturale sino alle bellezze paesaggistiche. Da non dimenticare la buona cucina, considerata una delle migliori del mondo.
Anche coloro che vogliono entrare in contatto con la natura e le tradizioni locali possono essere ampiamente soddisfatti per via della presenza di molti borghi.
Spiccano Vietri sul Mare e Cetara sulla Costiera Amalfitana per le tradizioni artigianali, Ravello per i suoi panorami, Sant’Agata dei Goti nell’entroterra, Castellabate per la natura e tanti altri ancora. Uno è famoso come quello “dei fantasmi”.
Questo posto è stato definito paese-museo patrimonio Unesco a partire dal 1998, dunque racchiude in sé un valore inestimabile che vale la pena scoprire. Si tratta di un comune italiano della provincia di Salerno. È definito il “borgo fantasma” per un motivo ben preciso. Andiamo subito a scoprirlo.
Un borgo ricco di storia privo di abitanti
Fa parte del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Andando nello specifico, si trova nell’area montuosa del Cilento e confina con i Monti Alburni. Il territorio si divide in zona vecchia e zona nuova. La prima ha un centro storico completamente disabitato da tempo per colpa delle frane abbastanza frequenti. Le persone hanno iniziato ad andare via già intorno al 1902 perché ci fu un ordinanza che li costrinse ad andare altrove.
Questo fa capire perché è stato etichettato in un certo modo. Non a caso nel 2023 Giuseppe Spagnuolo fu l’ultimo abitante, ma poi l’anno scorso passo a miglior vita. In realtà il nome di questo posto è stato ritrovato in scritti che risalgono al 1086 e sono generosamente custoditi presso l’Abbazia della Santissima Trinità di Cava de’ Tirreni.

Una realtà abbandonata per la natura ostile
Stiamo parlando di Roscigno Vecchia, un borgo che vanta di avere l’Area archeologica di Monte Bruno (qui fu ritrovata una tomba principessa conservata al tutt’ora nel Museo Archeologico Provinciale di Salerno), il centro storico, le sorgenti del torrente Tammaro e il sentiero storico, archeologico e trekking “trazzera degli stranieri”. Ci sono tratti urbani e dell’architettonici di un centro agro-pastorale ottocentesco ancora intatti e possibilità ammirare.
Secondo quanto riportato sul sito ecoturismocampania.it pare che sia stata definita anche come la “Pompei del 900”. Come i pompeani furono costretti a scappare per via dell’eruzione del Vesuvio, così i residenti si sono dovuti stabilire altrove per via delle calamità atmosferiche. A metà degli anni 60 le frane diventarono frequenti e di conseguenza in tanti andarono via.