UFFICIALE INPS: “ci dovete ridare la pensione” | Migliaia di pensionati lanciati nel baratro

Calcolo pensione (Corporate+)-newsecologia.it

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Una questione preoccupante interesserebbe migliaia di pensionati: la richiesta dell’INPS per non dover rinunciare alla pensione.

Quanti sacrifici e quanti anni di lavoro costa il raggiungimento della pensione? Moltissimi, per i contribuenti italiani. Un traguardo non scontato che ripaga di un’intera carriera.

Una sicurezza economica per coloro che in un’età over non possono più lavorare. Una fonte di sostentamento mensile per coprire qualsiasi spesa.

Un diritto accompagnato però da alcuni oneri e doveri da parte del contribuente che deve ricordarsi di far attenzione alle pratiche relative alla percezione della pensione.

Ecco perché migliaia di pensionati si ritroverebbero di fronte a un baratro: il rischio sarebbe quello di una revoca e anche dello spettro della restituzione di intere somme percepite negli anni passati.

Migliaia di pensionati preoccupati: la richiesta dell’INPS

Una questione preoccupante che riguarda tutti quei contribuenti pensionati che non forniscono periodicamente quei dati e quelle informazioni che invece l’INPS richiede, non presentando quindi in maniera regolare la dichiarazione dei redditi con modello 730. Questo pone davanti un grosso rischio: la cessazione del diritto all’erogazione della prestazione pensionistica.

Se il pensionato manca questo onere annuale, se dimentica di fare questa comunicazione, le conseguenze potrebbero essere davvero gravi. Innanzitutto l’istituto di previdenza potrebbe disporre la sospensione della pensione per poi continuare fino alla revoca, dopo 60 giorni dalla sospensione. Se questo già non bastasse, si aggiungerebbe la richiesta pesantissima di restituzione delle somme pensionistiche ricevute.

INPS (Depositphotos)-stylology.it
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Il rischio di una revoca e della restituzione

Attenzione perché queste conseguenze sono evitabili ma a patto di rispettare una scadenza ben precisa, il 19 settembre. Nello specifico, la comunicazione delle informazioni sul reddito riguarda l’annualità 2021, anno in cui risulta che molti pensionati non l’hanno inoltrata all’istituto previdenziale. Ricordiamo che la revoca riguarda quelle prestazioni legate al reddito come la quattordicesima, l’importo aggiuntivo, la maggiorazione sociale e così via.

Tanto è vero che già durante questa estate, quasi completamente trascorsa, l’INPS avrebbe già messo in atto alcune sospensioni al fine di sollecitare le comunicazioni, ma anche l’applicazione di alcune trattenute del 5% sull’importo mensile percepito da alcuni pensionati che avrebbero mancato la comunicazione.