Tumori in Italia: questa è la REGIONE dove si muore più che altrove | Calabria e Sicilia sono salve, non spetta a loro il primato

Tumori - Fonte Pexels - Stylology.it
Dietro i numeri ufficiali si nasconde una realtà inaspettata. Ecco dove la mortalità oncologica supera ogni media nazionale.
I tumori rappresentano ancora oggi una delle sfide sanitarie più complesse e drammatiche. Ogni giorno, migliaia di persone nel mondo e centinaia solo in Italia perdono la vita a causa di forme tumorali.
Nonostante i progressi della medicina, le campagne di prevenzione e le terapie sempre più efficaci, il cancro resta una delle principali cause di morte nel nostro Paese.
Nel nostro Paese, tuttavia, la diffusione e la mortalità legate ai tumori non sono uniformi. Dietro la media nazionale si nasconde un Paese diviso, con profonde differenze territoriali.
Alcune regioni vivono una vera e propria emergenza oncologica, con numeri preoccupanti, mentre altre sembrano riuscire a contenere meglio il fenomeno, grazie a fattori come la prevenzione, la qualità dell’assistenza sanitaria o la diversa composizione demografica.
Un’Italia divisa sul fronte dei tumori
Secondo gli ultimi dati ISTAT, i tumori maligni rappresentano ancora una delle principali cause di morte nella fascia d’età tra i 20 e i 64 anni. Nonostante questo, c’è una notizia incoraggiante: negli ultimi dieci anni si è registrato un lieve calo della mortalità. Per le donne, in particolare, si è passati da 8,2 a 7,9 decessi ogni 10.000 abitanti; per gli uomini, la riduzione è stata più contenuta, da 10,4 a 10,3.
Numeri che, seppur positivi, non bastano a nascondere l’evidente disuguaglianza tra le diverse aree del Paese. Alcune regioni, infatti, presentano tassi di mortalità nettamente superiori alla media, mentre altre riescono a contenerli in modo più efficace.

Le regioni con il maggior numero di decessi
A guidare la triste classifica delle regioni italiane con il più alto tasso di mortalità per tumori troviamo la Campania, dove si registrano 9,3 decessi ogni 10.000 donne e 12,3 ogni 10.000 uomini. Numeri che superano sensibilmente la media nazionale e che pongono la regione in cima alla lista delle aree più colpite. Subito dopo troviamo la Sardegna, con 8,2 decessi tra le donne e 11,7 tra gli uomini. Anche altre regioni mostrano dati allarmanti: Valle d’Aosta, Piemonte, Basilicata, Lazio, Liguria. Queste ultime, in particolare, risentono anche dell’invecchiamento della popolazione. La Liguria, ad esempio, è la regione più anziana d’Italia, e Genova è la città europea con la maggiore concentrazione di over 65: un dato che incide fortemente sull’incidenza e la mortalità per tumori.
Non mancano, però, segnali positivi. Alcune regioni registrano tassi di mortalità significativamente più bassi rispetto alla media nazionale. In cima alla classifica delle più “virtuose” c’è l’Umbria, con 7,3 decessi tra le donne e 8,6 tra gli uomini ogni 10.000 residenti. Anche la Sicilia e l’Abruzzo si distinguono positivamente, con numeri inferiori alla media nazionale. Il quadro che emerge è quello di un’Italia a due velocità, dove il rischio di ammalarsi e morire di tumore cambia sensibilmente a seconda della regione in cui si vive. La buona notizia è che, nonostante tutto, la mortalità sta lentamente diminuendo.