Noto come il BORGO SENZA WHATSAPP, qui si vive come ai tempi di Carosello | Mare, aria pulita e il caffè lo paghi con le lire

Borgo senza whatsapp

Borgo senza whatsapp - Fonte Pexels - Stylology.it

Un luogo dove il tempo si è fermato e si respira la semplicità di una vita autentica. Ecco tutti i dettagli del borgo senza WhatsApp.

In Italia esistono luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, borghi sospesi tra passato e presente, in cui si respira un’atmosfera autentica e ricca di storia.

Passeggiare tra le loro stradine significa allontanarsi dal caos moderno, rallentare i ritmi e riscoprire il valore delle piccole cose.

Sono angoli dove il profumo del pane appena sfornato si mescola al silenzio interrotto solo dal vociare dei vicini e dove la tecnologia sembra quasi non esistere.

Uno di questi borghi, ancora oggi avvolto da un’aura di mistero e tradizione, è diventato famoso come “il borgo senza WhatsApp“.

La vita che scorre lenta e caffè in lire

In questo luogo il tempo non solo si è fermato, ma sembra addirittura tornato indietro ai tempi del Carosello, quando la sera ci si radunava in famiglia davanti alla televisione, e il valore di un caffè non si misurava in euro ma in lire. Certo, non si tratta della moneta ufficiale, ma è il modo ironico con cui la gente del posto racconta la semplicità di una vita ancora genuina. Qui un caffè può costare anche solo 50 centesimi, proprio come una volta.

Non è raro quindi vedere anziani seduti sulle panchine a conversare, bambini giocare in strada senza uno smartphone in mano, e turisti che lasciano da parte il telefono per immergersi davvero in ciò che li circonda. Il mare è a due passi, l’aria è pulita, e il panorama che si apre verso la costa regala tramonti che sembrano dipinti.  Stiamo parlando di un comune di circa 52.800 abitanti, incastonato tra il Monte Consona e il Golfo di Palermo, lungo la costa tirrenica. Non ci rimane che scoprire il suo nome nel prossimo paragrafo.

Borgo senza whatsapp
Borgo senza whatsapp – Fonte Pexels – Stylology.it

La città delle ville e dei grandi nomi

Conosciuta anche come “la città delle ville”, Bagheria vanta un passato nobiliare che ha lasciato in eredità splendide dimore in stile barocco, come la celebre Villa Palagonia, soprannominata “la Villa dei mostri” per via delle sue enigmatiche sculture che popolano il giardino e le terrazze. Ma Bagheria non è solo architettura, è anche fede e spiritualità. Tra le sue architetture religiose spiccano la Chiesa del Sepolcro e la Chiesa della Beata Maria Vergine del Monte Carmelo. Il Palazzo Butera-Branciforti, costruito nel 1658, è invece il più antico tra gli edifici civili, mentre le antiche torri disseminate nel territorio raccontano una storia fatta di difesa e orgoglio.

Questa cittadina è anche culla di grandi talenti italiani: il regista Giuseppe Tornatore, il pittore Renato Guttuso, i letterati Ignazio Buttitta e Dacia Maraini, e la maratoneta Anna Incerti sono solo alcuni dei nomi illustri nati tra queste vie.