NASpI abolita: dal 1° ottobre sei licenziato e finisci per strada | Questo l’unico modo per non perdere 1 euro

Abolita NASpI

Lavoratore disperato - Fonte www.pexels.com - Stylogy.it

La fine di un’era: ad ottobre senza più NASpI. Tutto ciò che si deve sapere e l’unico modo per non perdere soldi.

Sta per iniziare un mese diverso dagli altri. Ad ottobre, un’importante modifica legislativa rischia di stravolgere il futuro di chi si trova improvvisamente senza un impiego. Il sostegno economico garantito dalla NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), fino a oggi un faro di speranza, potrebbe non essere più accessibile per una specifica categoria di lavoratori, lasciandoli senza paracadute.

La NASpI, introdotta nel 2015, è un’indennità di disoccupazione che spetta ai lavoratori dipendenti che perdono involontariamente il lavoro. Funziona come una sorta di ammortizzatore sociale, offrendo un supporto economico mensile che, pur non essendo pari all’ultimo stipendio, aiuta a sostenere le spese quotidiane in un momento di fragilità.

Per poterne beneficiare, il lavoratore deve aver versato contributi per almeno 13 settimane nei 4 anni precedenti la perdita del lavoro e aver accumulato almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti.

Il suo importo e la sua durata variano in base all’ultima retribuzione e ai contributi versati, garantendo un’importante rete di sicurezza in attesa di una nuova occupazione. Almeno fino a 30 settembre sarà così. E poi?

Come si cambia

Con la nuova Legge di Bilancio, però, le regole cambiano radicalmente. A partire dal 1° ottobre 2025, i lavoratori che vengono licenziati per giustificato motivo oggettivo – ovvero per ragioni legate all’azienda, come la crisi aziendale o la riorganizzazione produttiva – non avranno più diritto alla NASpI, a meno che non si verifichi una specifica condizione.

La norma, che ha suscitato un acceso dibattito tra le parti sociali, prevede che l’unico modo per non perdere completamente l’indennità sia quello di firmare un accordo di conciliazione in sede protetta, che preveda il versamento di una somma aggiuntiva da parte del datore di lavoro. E in assenza di questo accordo?

Licenziamento
Licenziamento – pexels – stylology

Preoccupazioni sulla tutela dei lavoratori

Il lavoratore licenziato si troverà senza alcun sostegno economico, finendo, di fatto, “per strada” senza paracadute. Questa clausola è stata inserita con l’obiettivo di spingere le aziende a trovare soluzioni alternative al licenziamento o, in caso di necessità, a fornire un indennizzo maggiore al dipendente.

La nuova misura, sebbene miri a ridurre i costi per lo Stato, solleva serie preoccupazioni sulla tutela dei lavoratori, che si troveranno in una posizione di estrema debolezza nel momento più difficile. La scelta è netta: un accordo, anche se minimo, o la completa rinuncia a ogni forma di sostegno pubblico.