Lo chiamano COVID 2.0 ed è già PANICO in Italia, colpa del VIRUS SPIETATO | Bisogna chiudersi in casa e non uscire più

Nuova epidemia in arrivo? - pexels - stylology
Un preoccupante focolaio colpisce il nostro Paese. Lo hanno battezzato Covid 2.0, e i fantasmi del passato aleggiano sul presente.
Impossibile dimenticare un anno che ha cambiato per sempre la nostra del nostro Paese e del mondo intero, modificando le abitudini di tutti i cittadini del Pianeta Terra. L’Italia non ha dimenticato affatto il 2020.
È un anno inciso a fuoco nella memoria collettiva, un’epoca segnata da isolamento, paura e un senso di impotenza di fronte a un nemico invisibile: il SARS-CoV-2. Ci siamo trovati, nostro malgrado, a imparare termini come “lockdown”, a imporci “distanziamento sociale”, utilizzando le mascherine chirurgiche.
Le strade deserte, i suoni ovattati delle sirene e il bollettino quotidiano dei contagi e dei decessi hanno trasformato la nostra vita, segnando un prima e un dopo. Il COVID-19 non è stato solo una crisi sanitaria, ma una ferita sociale ed economica profonda.
L’Italia, con il suo sistema sanitario messo a dura prova, è stata tra le prime nazioni a imporre misure draconiane per cercare di porre un freno alla pandemia da Coronavirus, per poi passare alla fase-2, quella della convivenza con un virus impossibile da debellare, al massimo da trasformare alla stregua di un’influenza, e nulla più.
Passato, presente e futuro
Il lockdown, passato dal parziale al totale, ha trasformato le vivaci strade delle nostre città in deserti urbani. Le piazze, un tempo cuore pulsante della vita sociale, sono diventate silenziose, testimoni di un’emergenza che sembrava non avere fine.
Oggi, a distanza di un lustro da quella pandemia, un nuovo spettro sembra insinuarsi tra le pieghe delle nostre città, suscitando ricordi amari e un’ansia latente. Una preoccupazione che ha spinto molti a gridare allo spettro del “COVID 2.0”. Ma il nemico di oggi non è il SARS-CoV-2. Dal passato al futuro passando per il presente, è un attimo

Un nuovo spettro
Si chiama Chikungunya, un virus trasmesso dalla puntura di zanzare infette. Per il momento, i casi si registrano nel veronese, ma l’attenzione deve restare altissima. I sintomi, che comprendono febbre alta, dolori articolari acuti e forti mal di testa, possono essere confusi con quelli di un’influenza, ma il loro impatto sulla qualità della vita può essere devastante.
La Chikungunya non è un virus “spietato” come il COVID, ma la sua diffusione e la possibilità che si estenda oltre i confini del Veronese, suggerisce che dobbiamo mantenere un livello di guardia elevato. Occorre rafforzare le misure di prevenzione, come la disinfestazione e l’uso di repellenti, per scongiurare un’epidemia che, seppure non letale, può avere un forte impatto sulla salute pubblica e sulle strutture sanitarie. Il passato non si dimentica, ma stavolta può essere utilizzato nel presente per un futuro migliore.