Dopo l’addio al re della moda Giorgio Armani, ora è caccia all’erede | Un patrimonio milionario

Giorgio Armani - fonte_Ansa - Stylology.it

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La moda ha detto addio a Giorgio Armani, ma ora resta qualche bega da risolvere, come la questione dell’eredità, ecco a chi spetterebbe. 

Una delle icone della moda non solo italiana, ma mondiale, è venuta a mancare proprio in questi giorni, si tratta di Giorgio Armani, il leggendario stilista che ha reinventato l’eleganza italiana con saggezza e sobrietà. 91 anni e buona parte di loro passati a creare uno stile inconfondibile.

Con Armani se ne va un’intera epoca, ma soprattutto colui che ha creato un vero e proprio impero, con idee non comuni in un mondo della moda che spesso si spinge oltre ma non riesce a conservare l’eleganza che in molti cercano.

Lui che non ha mai voluto abbandonare la barca ha lasciato il palazzo del potere e una serie di domande su chi sarà l’erede del suo patrimonio che, secondo le informazioni ufficiali date anche dal Sole24ore, si assesterebbe intorno agli 11 o 13 miliardi di euro. Chi saprà proseguire con la stessa visione rigorosa e artigiana una maison che non conosce compromessi?

Quella che si è quindi aperta è una vera e propria corsa a chi metterà le mani su di esso.

L’indecisione dietro le quinte: tra aspettative e misteri

Sono quindi giorni di attesa nell’ambiente, con l’ipotesi di riunioni straordinarie del consiglio di amministrazione. Sembra di essere nella tipica “bolla di vetro”, in grado di scuotere con ogni certezza, l’intero mondo della moda. Il mistero si infittisce perché Giorgio non ha lasciato figli e per anni ha custodito un segreto silenzioso, una strategia che forse solo coloro che gli erano veramente vicini conoscono.

Quindi proprio con questo scenario si sono aperte le speculazioni, con i nomi dei familiari, le figure storiche dell’azienda, fino a passare per alcuni brand vicini come Pantaleo Dell’Orco, considerato il suo braccio destro e custode del suo segreto.

Giorgio Armani - fonte_Ansa - Stylology.it
Giorgio Armani – fonte_Ansa – Stylology.it

Sembra che sia tutto già deciso

Giorgio Armani pur volendo restare al comando fino alla fine, ha comunque già predisposto tutto nei minimi dettagli. La sua eredità non sarà lasciata alla casualità, ma a un impianto solido e programmato nel tempo. I suoi 12 miliardi di euro verranno condivisi tra i suoi 6 gruppi azionisti: membri della famiglia (nipoti come Silvana, Roberta, Andrea Camerana), la Fondazione Armani, e le figure più fidate come Leo Dell’Orco, suo storico collaboratore.

Le azioni invece sono divise in diverse categorie, per dare stabilità all’azienda. La Fondazione, già attiva e simbolicamente parte del capitale, acquisirà un peso maggiore dopo la sua scomparsa, diventando il perno della continuità stilistica e strategica. È poi stata prevista una frenata sulle fusioni e acquisizioni, oltre alla quotazione in borsa che viene rimandata di 5 anni. Un piano che evita scossoni e cerca comunque continuità. Armani voleva preservare l’indipendenza del suo impero, evitare diluizioni esterne, e lasciare un’eredità coerente e armonica, sembra che con il suo testamento ci sia riuscito.