Definita la PESSIMA scuola d’Italia, nelle aule trovi SECCHI e STRACCI | Qui gli studenti son vivi per miracolo

La scuola peggiore d'Italia - Fonte Pexels - Stylology.it
Soffitti che perdono acqua, muri danneggiati e laboratori inagibili, un istituto combatte per la riqualificazione. Ecco la scuola pessima.
E’ da poco iniziato un nuovo anno scolastico e i corridoi sono tornati a riempirsi di voci, passi e sogni.
La scuola per milioni di studenti italiani non è solo un luogo di cultura ma anche un spazio di crescita e benessere.
Eppure questa visione ideale spesso deve fare i conti con una realtà ben diversa. Esistono istituti in Italia che non solo non sono adeguati, ma sono fatiscenti tanto da mettere a rischio la salute e la sicurezza di chi li frequenta.
E proprio uno di questi è stato recentemente etichettato, con amarezza e ironia, come “la peggiore scuola d’Italia”.
Secchi e stracci in aula per fermare l’acqua
In questo istituto tecnico della provincia di Caserta, le infiltrazioni d’acqua sono all’ordine del giorno. Quando piove, aule e corridoi diventano percorsi a ostacoli, dove gli studenti devono muoversi tra secchi e stracci posizionati sul pavimento per raccogliere le gocce che cadono dai soffitti danneggiati. Le tettoie mostrano guaine di asfalto sollevate, i muri presentano fori fatti appositamente col trapano per far defluire l’acqua piovana che ha già seriamente compromesso la staticità dell’edificio.
Come riporta risorgimentonocerino.it “I genitori erano contro di me, i ragazzi scioperavano per le infiltrazioni anche perché tutte le richieste d’intervento restavano inascoltate. Si facevano solo rattoppi, mai un vero intervento.”, racconta il dirigente scolastico Nicolino Lombardi. Il piano seminterrato, dove sono collocati laboratori importanti come quelli di informatica e meccanica, è inaccessibile da anni a causa di allagamenti continui.

Una battaglia lunga tre anni per risolvere i problemi di una scuola pessima
Dopo anni di denunce e indifferenza, qualcosa si è finalmente mosso. L’appalto dei lavori è stato ufficialmente trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti entro il termine ultimo del 30 aprile, evitando così il definanziamento previsto dalla legge sulla Buona Scuola. Merito di una vera e propria task force, attivata grazie alla collaborazione tra la Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio, lAgenzia per la Coesione Territoriale e la Provincia di Caserta, e anche grazie alla pressione di studenti, docenti, media e dell’associazione Cittadinanzattiva. La somma stanziata è di 220.000 euro, di cui 140.000 sbloccati dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) e 80.000 recuperati da un progetto relativo all’Istituto Agrario Coppola.
L’intervento riguarderà il rifacimento del tetto cuore del problema e l’avvio del cantiere è previsto per la fine di quest’anno scolastico, così da non interferire ulteriormente con le attività didattiche. “Abbiamo vinto una battaglia durata quasi tre anni – spiega il preside Lombardi – è stata estenuante, ma finalmente si intravede la luce. E anche se l’immobile è degli anni ’60, con tanti problemi strutturali, ora possiamo almeno pensare a una ripartenza vera.” È triste dover arrivare a essere etichettati come “la peggior scuola d’Italia” per ottenere attenzione, ma è proprio questo paradosso che ha fatto scattare l’interesse delle istituzioni e acceso i riflettori su una situazione vergognosa.