ULTIM’ORA CONTO CORRENTE: se superi questa giacenza media devi pagare l’imposta di bollo

ULTIM’ORA CONTO CORRENTE: se superi questa giacenza media devi pagare l’imposta di bollo

Building and sign bank (done in 3d)

I frutti di anni di sacrifici e lavoro sono al sicuro? La diffidenza storica verso le banche è sempre più presente.

Va de retro conto corrente, da oggi i miei risparmi andranno sotto al materasso”. Quante volte abbiamo sentito dire questa frase dai nostri genitori o dai nostri nonni, o magari l’abbiamo pronunciata direttamente noi, in un momento d’ira?

Contro chi? Ovviamente contro il nostro/loro istituto bancario di fiducia, o presunto tale. Diciamo contro la banca presso la quale si è correntisti, vista spesso come il male assoluto perché accusata di speculare sui nostri conti.

Da qui una rabbia spesso cieca, che porta a sfoghi figli ovviamente di un momento di frustrazione, magari perché si è appena aperto il proprio home banking o, per i meno avvezzi alla tecnologia, si è appena visualizzato un estratto conto da paura.

“Lavorare una vita, fare sacrifici con i risparmi per veder sparire i frutti della propria fatica?!” è il leit motiv ricorrente. Tutto questo può portare a volte proprio a compiere azioni più o meno incontrollate, delle quali magari ci si può pentire e comunque non certo producenti.

Dove mettere i propri risparmi? L’eterno scontro tra gli italiani e le banche

Quali? Ad esempio effettuare una serie di prelievi magari fino a raggiungere il tetto del proprio massimale quotidiano proprio al fine di proteggere le proprie finanze. La moneta sonante in qualche cassaforte di famiglia o in presunti luoghi sicuri sarà così al sicuro.

È fin troppo ovvio che si tratti solo di un’azione impulsiva, perché al netto del fatto che un po’ di contanti in casa possono sempre far comodo in vista di possibili emergenze o guasti agli sportelli Bancomat, averne troppi espone ovviamente al rischio furti. E poi, soprattutto, le banche sono davvero così “colpevoli”?

Nuova tassa per i correntisti italiani - Stylology.it
Nuova tassa per i correntisti italiani – Stylology.it (Foto X)

Correntisti assediati dalle tasse: parte la corsa ai Bancomat

Detto che la funzione intrinseca degli istituti di credito è da un lato quella di proteggere i nostri risparmi, dall’altra quella di vigilare su eventuali evasioni, il mirino è puntato sulle tasse che vengono applicate al correntista, che vanno a erodere proprio i fondi dello stesso. Tasse in buona parte dovute, oggi più che mai, alle spese che le stesse banche devono sostenere, ad esempio per ammortizzare i costi di un’inflazione ormai inarrestabile. Ma non solo.

È anche la gestione stessa dei conti, dall’assistenza ai servizi di sicurezza, a costringere ad attingere direttamente dai risparmi di chi ha soldi fermi in giacenza. In particolare chi ne ha un pò. Come noto, infatti, in Italia, se il saldo del proprio conto corrente supera i 5.000€ le banche sono obbligate ad applicare un’imposta di bollo di circa 34,20€ sotto forma di trattenuta. Va altresì detto che i 5.000€ devono rimanere in giacenza, cioè devono essere presenti in modo continuativo sul conto per almeno un anno, in caso contrario non si attiverà il prelievo.