Slow Food Bergamo: una tavola sostenibile grazie all’educazione al cibo

Tavola sostenibile - fonte_Canva - Stylology.it

Tavola sostenibile - fonte_Canva - Stylology.it

Educare al cibo per poter avere una tavola finalmente sostenibile come richiesto dagli esperti, questo grazie allo Slow Food Bergamo. 

L’alimentazione negli ultimi mesi ha suscitato una serie di discussioni piuttosto accese su di essa. Da una parte vi sono una serie di logiche industriali, ritmo frenetici e prodotti piuttosto standardizzati, dall’altra invece si pone attenzione nei confronti del bisogno di avere un’alimentazione che sia di qualità assoluta.

Una tavola sostenibile e consapevole è importante, ma non un’utopia, soprattutto nel caso in cui si riesca a insegnare ai cittadini il giusto modo di utilizzare i cibi, quelli giusti da scegliere.

3 le parole chiave su cui porre attenzione: educazione, territorio e comunità; valori che avrebbero portato a un vero e proprio movimento culturale, che negli anni ha lasciato una profonda impronta. Proprio per questo motivo in diverse provincie sono state organizzare delle importanti iniziative per riuscire a insegnare ai cittadini il modo corretto di scegliere gli alimenti.

Tra le provincie che si sono maggiormente esposte c’è Bergamo, che ha messo in campo un’iniziativa che è in grado di coinvolgere diverse generazioni, con i più giovani posti al primo posto in tutto questo.

Una rivoluzione che parte dai bambini ma arriva fino alle piazze

Tra i progetti di spicco ci sarebbe l’orto scolastico nato nel comune di Scanzorosciate; essa si rivela essere un’iniziativa avviata oltre dieci anni fa che oggi coinvolge intere classi, il Comune, le mense scolastiche (Sir), volontari e realtà locali come il Forno di Scanzo. Proprio in questo moto, i più piccoli imparano a seminare, a osservare quelle che sono le biodiversità, riconoscere gli ingredienti e soprattutto seguire il ciclo che porta al pane che loro stesso mangiano a mensa.

Se entrare nelle scuole non basta, ecco che ci si sposta nelle piazze con eventi pubblici come: festival agricoli, fiere dei prodotti locali, degustazioni guidate, laboratori e persino rassegne cinematografiche. Alla fine del mese d’agosto poi, i sarà il Food Film Festival Fest in Città Alta, prevedendo proiezioni internazionali dedicate al cibo, al caffè e ai formaggi rari.

Bergamo - fonte_Tripadvisor - Stylology.it
Bergamo – fonte_Tripadvisor – Stylology.it

Lo Slow Food Bergamo e la forza dei suoi presìdi

Il motore che muove la rivoluzione è quello dello Slow Food Bergamo, che sotto la guida della giovane presidente Sara Torcoli, lascia intravedere l’impegno costante e la spinta all’innovazione che proprio dalla città arriva. Il tutto è realizzabile grazie alla collaborazione con le altre realtà della provincia, tra cui, Valli Orobiche e Bassa Bergamasca, che offrono una spinta a modalità sostenibili che prime nemmeno si conoscevano.

Quello che si cerca di fare è salvaguardare prodotti simbolo della biodiversità bergamasca: dall’Agrì di Valtorta al melone di Calvenzano, dalla capra orobica alla sardina essiccata del lago d’Iseo, passando per formaggi antichi come lo Storico ribelle e lo Stracchino all’antica. Il tutto per un valore non solo gastronomico, ma anche culturale, agricolo e sociale.