RIVOLUZIONE PENSIONI, Giorgetti ha già firmato: se continui a lavorare prendi un sacco di soldi | Ecco il nuovo bonus

Calcolo Pensione (Canva)-stylology.it

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Un nuovo strumento potrebbe rinnovare il mondo delle pensioni: porta la firma del Ministro Giorgetti e potrebbe farti guadagnare di più.

Rappresenta il frutto del lavoro di anni e anni, forse è per questo che raggiungere il pensionamento per gli italiani è da sempre un impresa più che un diritto.

Tra difficoltà, tempo, burocrazia e leggi di volta in volta diverse, i contribuenti lavoratori si ritrovano a fare conti di volta in volta, tra età e anni di lavoro.

Ma un nuovo bonus potrebbe rivoluzionare il mondo delle pensioni, di tutti quei contribuenti che sono giunti quasi alla soglia di questo traguardo, dopo anni e anni di lavoro sulle spalle e contributi versati.

Sembrerebbe che continuare a lavorare, per qualche altro anno, significhi accumulare ancora più soldi, vediamo perché e se è così davvero.

Rivoluzione Pensioni: Giorgetti firma un nuovo incentivo

La stampa lo ha ribattezzato Bonus Giorgetti dal nome dell’omonimo Ministro: a partire dal primo settembre di quest’anno, è stato pensato un incentivo per coloro che pur avendo tutti i requisiti per andare in pensione, decidono di dedicarsi per altro tempo ancora alla loro professione, per coloro che vogliono continuare a lavorare. Il vantaggio?

La promessa di incrementare lo stipendio netto quasi del 10% in più. Queste sono le premesse, anche molto invitanti, ma come sempre c’è un però. Il Bonus Giorgetti sarebbe innanzitutto rivolto a specifiche categorie di lavoratori, quelli dipendenti, sia pubblici che privati, che alla data limite del 31 dicembre 2025 si ritrovano i requisiti previsti per Quota 103, dunque 62 anni di età e 41 di contributi.

Ministro Giorgetti (Fonte_X@MEF)-stylology.it
Ministro Giorgetti (Fonte:X@MEF)-stylology.it

Se continui a lavorare, prendi più soldi: ecco perché

Non solo per questi ultimi, anche per coloro che possono godere di pensione anticipata ordinaria, con 41 anni di contributi e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Il Bonus, il suo funzionamento, prevede la rinuncia alla propria quota di contributi IVS e quella stessa percentuale viene in pratica girata, al suo valore netto, in busta paga. Aumenta lo stipendio mensile, ma diminuisce leggermente l’importo della pensione.

Meglio un uovo oggi o una gallina domani? Domanda difficile. Chi vorrà potrà fare domanda, perché l’incentivo non è automatico, sul portale dell’INPS alla sezione dedicata “Incentivo al posticipo del pensionamento: verifica delle condizioni di accesso”. Si potrà fare richiesta anche tramite il Contact Center o presso i patronati, sempre dopo aver tirato bene le somme.